Tour de France 2014, la presentazione della 16a tappa: arrivano i Pirenei

Trascorso l’ultimo giorno di riposo in programma, il Tour de France 2014 affronta la sedicesima tappa, la Carcassonne – Bagnères de Luchon di 237,5 chilometri. E’ la frazione più lunga dell’edizione della “Grande Boucle” di quest’anno. E’ la frazione che apre il magnifico scenario dei Pirenei. Si affrontano infatti cinque Gran Premi della Montagna. I primi due, piazzati a inizio tappa, sono semplici, essendo di 4a categoria. Si tratta della Côte de Fanjeaux, lunga 2,4 chilometri con una pendenza media del 4,9% e cima piazzata dopo 25 chilometri dalla partenza e della Côte de Pamiers, che dura 2,5 chilometri, ha una pendenza media del 5,4% e la vetta collocata a 71,5 chilometri dal via. E’ solo l’aperitivo. I piatti forti arrivano nel finale. E sono tutte vette storiche dei Pirenei francesi. Si comincia con il Portet d’Aspet, GPM di 2a categoria, lungo 5,4 chilometri con una pendenza media del 6,9%. La cima è posizionata a 82,5 chilometri dal traguardo. Discesa (la stessa che, purtroppo, costò la vita per una caduta a Fabio Casartelli al Tour 1995) e poi è il turno del Col d’Ares. Una salita di 3a categoria, lunga 6 chilometri con una pendenza media del 5,2%. La vetta è situata a 61 chilometri dall’arrivo. Discesa, breve tratto di pianura e ha inizio il Port de Balès, la salita “Hors Catégorie” di giornata. Un’erta lunga 11,7 chilometri con pendenza media del 7,7% e punte del 10,2%. La cui cima è collocata a 21,5 chilometri dall’arrivo, quasi tutti in discesa tranne gli ultimi due chilometri pianeggianti. Una frazione dove a preouccupare gli uomini di classifica non sono tanto le pendenze, quanto il caldo che sui Pirenei non manca mai. La Maglia Gialla Vincenzo Nibali (Astana) sulle Alpi è stato inattaccabile. Speriamo che continui a confermarsi tale.