Un disco. La differenza l’ha fatta un disco. No, non stiamo parlando di atletica leggera. E non stiamo parlando neanche della classifica “hit parade” della settimana. Parliamo, molto più semplicemente, di Formula 1. Però, a ben pensarci, l’assonanza musicale non è azzardata. E allora buttiamoci.
Lo scenario è il Gran Premio di Germania, decima prova di un “album” intitolato Campionato Mondiale di Formula 1 2014. Un album con un “lato A” povero di protagonisti, dato che a cantare fino ad adesso sono in due: Nico Rosberg e Lewis Hamilton, entrambi sotto “etichetta” Mercedes. Il britannico aveva cantato a Silverstone il nono pezzo dal titolo: “Non rompeteci il cambio“. Plurale maiestatis, dato che il cambio di Hamilton ha funzionato perfettamente in Inghilterra, mentre quello di Rosberg e’ andato in tilt, costringendolo al ritiro. L’inglese sperava di concedere il bis sul circuito di Hockenheim. Invece, l’etichetta è rimasta invariata, sempre Mercedes. La musica è rimasta invariata, sempre pole position al sabato e gara solitaria la domenica. E’ però cambiato il cantante. Da Lewis Hamilton il microfono è ritornato a Nico Rosberg. Il figlio di Keke ha intonato il suo pezzo forte, dal titolo: “Ma dove vai se il disco non ce l’hai?“. Lewis Hamilton, da perfetto gentlemen inglese, ha voluto di persona girare il videoclip del pezzo del compagno di squadra, andando a sbattere durante le prove contro le barriere della Sachs a causa della rottura del disco del freno anteriore destro della sua Mercedes. Un evento che ha permesso a Rosberg di fare gara solitaria e di vincere agevolmente la gara. Ora i punti di vantaggio su Hamilton sono 14. Questo perché l’inglese, approfittando della superiorità tecnica della Mercedes, è riuscito a limitare i danni arrivando terzo.
Un album che si rispetti deve avere il suo “lato B”. Qui possiamo trovare i pezzi dei piloti-cantanti sotto contratto con altre scuderie-etichette. Da segnalare, dopo la gara di Hockenheim, tre motivi. Il primo lo canta Valteri Bottas. Il finlandese sta intonando ad alta voce: “E non mi muovo, e no che non mi muovo e non mi muovo“. Ha ragione a fischiettare così, il buon Valteri, dato che con il secondo posto di ieri il finlandese della Williams ha conquistato il suo terzo podio consecutivo e da quell’insieme di tre gradini non ha alcuna intenzione di muoversi. Per il secondo siamo sempre in casa Williams. Felipe Massa ha registrato: “Sono un pilota, non sono un bersaglio. Non tamponarmi, non sono un bersaglio“. Probabilmente dopo Kobayashi in Australia e Pérez in Canada, anche a Magnussen questo pezzo non piace tanto in quanto il danese della McLaren, proprio come il giapponese della Caterham e il messicano della Force India, ha speronato il brasiliano della Williams. Chiusura destinata a Fernando Alonso. Lo spagnolo della Ferrari ha inciso: “Non voglio mica una Red Bull, voglio soltanto una macchina competitiva“. Purtroppo per lui, non è stato ancora accontentato. Anche in questo Gran Premio, infatti, le Mercedes (e la Williams di Bottas) le ha viste solo alla partenza e ha dovuto fare i conti con le vetture austriache. E mentre Vettel gli è scappato nuovamente, perlomeno è riuscito a contenere Ricciardo e a chiudere quinto. In attesa che gli autori della Ferrari gli propongano una cover. “Nando” vorrebbe registrare una nuova versione di “Vado al massimo“. Ma bisognerà aspettare (speriamo) il 2015 per ascoltarla.