Si conclude come è giusto che sia il terzo Major stagionale: Rory McIlroy corona con un ultimo giro in controllo un torneo giocato in maniera impeccabile, in cui è stato al comando dall’inizio alla fine. Il nordirlandese chiude in 271 colpi totali (17 sotto il par) e si aggiudica così il suo terzo Major in carriera (dopo US Open 2011 e PGA Championship 2012) a soli 25 anni. Il giocatore di Holywood ha dimostrato, oltre a un gioco eccellente, anche una ormai consolidata tenuta mentale che gli ha permesso di non tremare praticamente mai in questa giornata finale. Seppure fosse già virtualmente certo della vittoria dopo il bogey di Sergio García alla buca 15, McIlroy ha mantenuto la calma portando a termine il giro senza prendersi rischi inutili e ha così potuto alzare al cielo la Claret Jug.
Chiudono appaiati al secondo posto Sergio García e Rickie Fowler. Lo spagnolo ha disputato un quarto giro fantastico, concluso in 66 colpi, con anche un eagle alla buca 10. Per lui un altro secondo posto in un Major, ma questa volta non ha nulla da rimproverarsi in quanto ha giocato veramente un golf di altissimo livello qui al Royal Liverpool. Ottima prestazione anche Rickie Fowler che ha terminato l’ultimo giro (che ha giocato come sempre con una maglietta arancione) in 5 colpi sotto il par, senza commettere neanche un bogey, e ha dato ancora una volta prova del suo gioco in costante miglioramento. Lo statunitense sembra ormai avere tutte le carte in regola per vincere il suo primo Major, e chissà che questo non possa succedere nel PGA Championship di agosto.
Risultato storico per gli italiani: tutti e tre hanno infatti concluso il torneo tra i primi venti, cosa mai successa prima in 143 edizioni. Edoardo Molinari ha chiuso anche questo quarto giro in 68 colpi e ha finito quindi il suo British Open in settima posizione, terminando con un birdie alla diciottesima buca. Sensazionale quarta giornata per Francesco Molinari, che dopo il brutto giro di ieri si è decisamente ripreso e ha chiuso complessivamente al quindicesimo posto (8 colpi sotto il par). Non ha brillato oggi Matteo Manassero (pari con il par), ma il veronese classe 1993 è stato autore comunque di un ottimo torneo e continua a fare sempre più esperienza nei tornei più importanti del mondo.
Sempre solido ed elegante l’australiano Adam Scott, attuale numero uno della classifica mondiale, che ha chiuso il suo torneo in quinta posizione grazie anche a un ultimo giro pressoché perfetto (66 colpi per lui). Bene anche Jim Furyk, oggi sette colpi sotto il par, e Marc Leishman. Phil Mickelson conclude in rimonta il suo British Open, terminando in 23esima posizione. Infine altra giornata pessima per Tiger Woods e Martin Kaymer, che hanno finito rispettivamente sei e otto colpi sopra il par.