Verso la Russian Premier League 2014-15: lo Spartak Mosca
A pochi giorni dall’inizio del campionato russo di calcio Mondopallone vi offre le dettagliate analisi di tutte le sedici squadre: oggi parliamo dello Spartak Mosca.
ZERO TITOLI NEGLI ULTIMI UNDICI ANNI-Il club più titolato di Russia che non vince nulla da un decennio. Quasi un controsenso, eppure lo Spartak nelle ultime 37 competizioni disputate non è riuscito più a portare a casa alcunchè; anzi, sono arrivate alcune figuracce clamorose che hanno reso la squadra lo zimbello di Russia. Fedun vuole cambiare rotta e ha chiamato un vincente come Shirokov, assieme all’ennesimo coach straniero Yakin, silurando di fatto la sua passata gestione, affidata a Valery Karpin.
FINALMENTE UNA CASA PROPRIA-Dopo un anno in affitto a Cherzikovo, dove è situato l’impianto della Lokomotiv Mosca, lo Spartak potrà disporre del proprio stadio per la stagione 2014/2015. Una straordinaria costruzione architettonica, che verrà inaugurata con un amichevole con la Stella Rossa è che verrà utilizzata anche per il Mondiale 2018. L’obiettivo (forse utopico) è di riportare il campionato nella bacheca rossobianco, regalando ai tifosi gioia e, perchè no, la partecipazione alle prossime coppe europee.
LA DIFESA: VOTO 5-Negli ultimi anni la difesa è stato il reparto più contestato dello Spartak. Laudrup, Karpin, Emery: tutti e tre non sono mai riusciti ad abbassare il numero di gol subiti e gli errori della retroguardia sono sempre stati troppi per un club di tale prestigio. Con l’addio di Dykan il dilemma portiere si infittisce: Pesjakov e Rebrov sono due onesti portieri, forse non da Spartak, e la stellina Mytriushkin potrebbe rivelarsi una scommessa azzardata. I centrali difensivi Bocchetti, Tasci e Joao Carlos hanno disputato una stagione indecente, con continui errori che sono costate cari allo Spartak, privo addirittura delle coppe europee quest’anno. Serve una registrata, soprattutto perchè negli altri ruoli il livello è molto alto.
IL CENTROCAMPO: VOTO 7-Un pesante infortunio ha messo fuori l’armeno Aras Ozbiliz, e questo è un colpo pesante per lo Spartak. L’arrivo di Shirokov e il rientro di Romulo, però, possono dare nuova linfa e qualità al centrocampo moscovita. A far legna ci pensano Glushakov e il tanto contestato Rafael Carioca, mentre gli iberici Tino Costa (che però Yakin non vorrebbe avere in squadra) e Jurado possono garantire freschezza e idee in fase offensiva.
L’ATTACCO VOTO 6,5-Salutate pure Movsysyan, tornerà nel 2015. Senza di lui il reparto offensivo perde davvero tanto, soprattutto perchè Barrios non è un goleador e Dzyuba è sì il capocannoniere del torneo ma ha Mosca ha sempre toppato. Questa può essere la stagione della sua consacrazione, vedremo se saprà sfruttarla. Con lui è tornato allo Spartak anche Ananidze; insieme possono fare grandi cose, soprattutto se supportati da Shirokov (grande amico di Dzyuba). Basterà per il titolo? Ai posteri l’ardua sentenza.
LA STELLA: ROMAN SHIROKOV-Il colpo dell’estate in Russia, assieme a Garay, finito allo Zenit. Sul piano economico si è rivelato un affare senza precedenti, dato che il calciatore russo più forte è arrivato nella capitale a parametro zero. Shirokov avrebbe già voluto vestire la casacca rossobianca a febbraio, ma in quel caso lo Zenit lo costrinse a scegliere come destinazione del prestito il sud della Russia. Roman Shirokov è un giocatore spaziale, di grande personalità e di estro smisurato. La sua mentalità vincente potrà essere molto utile, come ha fatto capire proprio lui in sede di presentazione, per un gruppo che ha abituato i suoi tifosi a sonore umiliazioni da più di un decennio.
IL CAPITANO: DMITRY KOMBAROV-Cresciuto nello Spartak, fu poi ceduto alla Dinamo perchè i vertici del club non credevano in lui e in suo fratello Kirill. Qualche anno dopo, però, lo Spartak si dovette ricredere e fu costretto a riprenderlo, sborsando del denaro per un giocatore che aveva in casa. Grande faticatore, può coprire entrambe le fasce. Ha un buon cross e sa abbinare una discreta fase difensiva a un’ottima fase offensiva.
L’ALLENATORE: MURAT YAKIN-Noto sul web per la simpatica reazione dopo il gol irregolare subito con lo Schalke lo scorso anno, l’ex Basilea è il terzo allenatore straniero chiamato allo Spartak nell’ultimo lustro. La piazza è molto esigente e lo svizzero ha molto perdere: non ci sono mezze misure, o diventa un idolo o si brucierà presto. A Laudrup e Emery è toccata la seconda opzione (anche se l’iberico poi ha conquistato un Europa League col Siviglia), succederà anche a Yakin? Fortunatamente per lui non c’è più l’ombra di Karpin ad aleggiare (o forse sì?) e a disturbare il suo lavoro ma Murat deve dimostrare quanto vale sin da subito. Può essere lui l’uomo giusto per riportare un trofeo in casa Myaso.
LA FORMAZIONE TIPO-Con Movsysyan e Ozbiliz out per lungo tempo, Dzyuba e Ananidze dovrebbero avere vita facile a prevalere nelle gerarchie di Yakin a Barrios e Yakovlev. In porta il ballottaggio è triplo: Mitryushkin è quello che ha più possibilità di migliorare, basterà per convincere il tecnico svizzero?
Le puntate precedenti:
16 Luglio- FK KRASNODAR
17 Luglio- CSKA MOSCA
18 Luglio- TEREK GROZNY