Le prove libere del venerdì a Hockenheim non riservano sorprese: le Mercedes dominano in lungo e in largo, più forti dei cambiamenti tecnici (abolito il FRIC), più veloci di tutta la concorrenza. In mattinata Rosberg stampa nome e cognome sopra al compagno di squadra, bravo a ripagarlo con la stessa moneta nel pomeriggio; solo la Red Bull di Ricciardo prova a tenere il passo.
Dopo la vittoria di Hamilton in casa, grazie a cui il pilota inglese ha spalancato nuovamente le porte del titolo piloti, il GP di casa Mercedes può essere invece la chiave di volta per ribaltare le sorti del Mondiale. La prima a rendere le cose ancora più interessanti è stata la FIA che ha deciso in settimana di vietare il FRIC, ovvero il sistema che permette di connettere il blocco delle sospensioni anteriori con quello delle posteriori, distribuendo così nella maniera migliore il carico della vettura durante la frenata, l’accelerazione e in curva. Una modifica tutt’altro che irrilevante e che ha portato diverse vetture a trascorrere parecchio tempo sui prati di Hockenheim o nelle vie di fuga, con una serie di lunghi mai vista quest’anno.
Nonostante le modifiche, la Mercedes ha imposto ancora una volta il proprio strapotere monopolizzando, durante la mattina, la prima fila virtuale con Rosberg (1’19.131) e Luis Hamilton, staccato di soli 65 millesimi; dietro alle frecce d’argento si è piazzato il solito Fermando Alonso con quasi tre decimi di ritardo dal pilota tedesco. L’altra Ferrari, quella di un Kimi Räikkönen reduce dal botto in terra inglese e ancora lontano dalla brillantezza della passata stagione, si è piazzata ottava staccando il tempo di 1’20.210.
Il campione del mondo in carica Vettel (sesto) ha dovuto ancora una volta lasciare le luci della ribalta in casa Red Bull al compagno di squadra Ricciardo, capace di rifilargli quattro decimi tondi tondi e di piazzarsi a ridosso del podio in una sessione di prove libere che si è aperta con il flashback firmato Susie Wolff: come a Silverstone, l’unica quota rosa in F1 è stata costretta a rientrare subito ai box per un problema tecnico, salvo poi portare la propria Williams al quindicesimo posto al termine delle prove, con soli 2 decimi di ritardo dal compagno Felipe Massa.
Durante la sessione pomeridiana è cambiato l’ordine degli addendi al vertice ma non il risultato: Mercedes davanti a tutti con Hamilton (1’18.341) e Rosberg (1’18.365) a dettare legge. Ciò che invece sorprende è il passo gara della Red Bull di Ricciardo, capace di piazzarsi a meno di un decimo dalle frecce d’argento e di stampare tempi al pari del team tedesco durante la simulazione di gara. Più arretrati Vettel (ottavo) e Alonso (nono), concentrati a sistemare qualche problemino sul long-run più che a spingere mentre, dopo aver annunciato il taglio di 40 dipendenti, è sempre più notte fonda per la Caterham, i cui piloti sono rimasti appiedati entrambi dopo pochi giri, segno di un futuro sempre più in bilico nel circus della Formula 1.
In attesa, dunque, delle qualifiche di domani e della gara di domenica, il dominio Mercedes non sembra poter essere scalfito dai cambiamenti tecnici; il resto della concorrenza dovrà con ogni probabilità spartirsi la griglia dalla terza piazza in giù, oppure sperare che la dea bendata volti nuovamente le spalle ai piloti in argento.