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Rugby league, campionato italiano: sabato ad Asti la finale scudetto, la parola ai capitani

Sabato sul terreno di gioco dell’Asti Rugby, con calcio d’inizio previsto per le 18.00, il XIII del Ducato e i Lions Brescia si contenderanno lo scudetto. Abbiamo contattato i capitani delle due squadre per vedere come si preparano a questa importantissima sfida.

Quali sono le sensazioni che provate avvicinandovi ad una finale scudetto?

Fabio “Hogan” Berzieri: una finale scudetto è sempre una finale scudetto e un rugbista la vive con tanta tensione e agitazione, due stati d’animo che accompagnano da sempre un certo tipo di partite e che ci permettono, in un certo senso, di continuare a giocare. A livello di squadra ci siamo allenati molto bene, per tutto il corso della settimana, venerdì faremo un po’ di rifinitura e poi sarà battaglia. Un aspetto positivo c’è: siamo davvero in tanti e tutti molto “carichi” e questo permetterà alla guida tecnica di poter fare le scelte più giuste per questa partita.

Cosimo Corvino: arrivo a questa partita con tanta emozione in corpo, stiamo parlando di una finale scudetto e un po’ di paura; si tratta sempre di una finale e non è cosa da tutti i giorni giocarne una.

Quali i punti forti della tua squadra e cosa temi (almeno un po’) degli avversari?

Fabio “Hogan” Berzieri: sicuramente la forza del XIII del Ducato è la fisicita’ e la possibilità di contare su giocatori che a livello individuale fanno la differenza. Inoltre, la cosa che penso abbiamo in più rispetto alle altre squadre è l’esperienza: siamo, infatti, quelli che giocano a rugby league da più tempo e, con un allenatore come Kelly Rolleston certi movimenti diventano quasi automatici. Cosa penso degli avversari? Il Brescia è una buonissima squadra, organizzata e tatticamente strutturata che vanta, inoltre, ben sei giocatori in nazionale quindi sarà una partita molto dura, senza ombra di dubbio.

Cosimo Corvino: la nostra squadra, nonostante l’inesperienza, molti giocatori, infatti, sono alla prima nel mondo del league, ha stupito un po’ tutti per il gioco veloce e la tecnica individuale degli atlteti. Del nostro avversario temo un po’ tutto, visto e considerato che sono i campioni degli ultimi quattro anni e sono tutt’ora imbattuti. Il loro valroe aggiunto, tuttavia, penso sia l’esperienza e l’abitudine a giocare a rugby league.

Il Rugby League è sempre più sulla bocca di tutti, dove speri si possa arrivare?

Fabio “Hogan” Berzieri: spero che in futuro si possa arrivare ad avere un campionato esclusivamente di rugby league, come quello union e che le “due” Federazioni possano unirsi per formare giocatori sempre più competitivi.

Cosimo Corvino: spero che il rugby league aumenti ancora di più la sua diffusione e il numero di praticanti e chissà magari un giorno raggiungere come dimensione il rugby union.