Germania-Argentina, la grande sfida fra l’asado e il wurstel. Due squadre che non hanno niente in comune tranne Priebke e l’odio dei brasiliani. Chi vincerà? Scoprilo con lo Sghimberlo!
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0′ – Inni nazionali che danno il via con una certa mosceria a questa finale. Sfida tra presidentesse: la brasiliana Dilma Rousseff e la simpaticissima Angela Merkel sono sugli spalti. Assenti invece Christina de Kirchner, che attende la quarta lezione per corrispondenza per imparare la regola del fuorigioco, e Barbara Berlusconi, che vorrebbe evitare di incontrare Pato.
2′ – Il dilemma brasiliano si estende anche alla finale: i tanti spettatori del Maracanà non sanno con esattezza chi gufare. Intanto l’arguto Bizzotto s’è accorto che Khedira non è in campo e da 2 minuti sta cercando il movente.
4′ – Ha destato scalpore l’ammissione di Maradona, che ha dichiarato di aver drogato alcuni brasiliani col Roipnol nell’ottavo di finale del 1990. C’è chi si chiede COSA abbia messo nelle borracce brasiliane dopo i quarti di finale del 2014.
9′ – Un’Argentina sorniona sta dominando con una certa autorità la partita. Apprezzabile la pretattica di Sabella, che ha imposto ai propri giocatori di fare pena fino alla finale per spiazzare gli avversari. Il Brasile ha tentato la tattica opposta, ma senza risultati di rilievo…
13′ – Come Mattheus su Maradona 28 anni fa, Schweinsteiger è così pignolo su Messi che ha appena richiesto al Fisco di poter controllare i suoi 740.
17′ – Dichiarazioni inspiegabili prima della partita. Robben dice che l’Olanda (1 gol in fuorigioco e 1 rigore inventato) è stata sfavorita contro il Brasile. Felipe Scolari afferma che nei primi dieci minuti del secondo tempo il Brasile avrebbe potuto portare la Germania sul 5-4. Qui girano sostanze che al confronto le borracce di Maradona contenevano Danup.
20′ – Toni Kroos confeziona la minchiata e Higuaìn risponde ciabattando due metri fuori a tu per tu con Neuer. Balotelli sboroneggia su Twitter: “Io l’avrei sbagliato al massimo di un metro”.
23′ – I ritmi sono così blandi che a Buenos Aires sul maxischermo stanno mandando un film di Spike Lee.
25′ – Loew per sostituire Khedira ha scelto Kramer, chiedendogli di giocare fra le linee. “E’ fortissimo a shanghai”, si è giustificato con chi lo guardava storto.
28′ – La Germania pian piano comincia a guadagnare campo. Il cellulare della Merkel ora prende 2 tacche.
29′ – Ammonito Schweinsteiger per aver starnutito. Intanto l’Argentina va in gol con Higuaìn, ma Rizzoli annulla per cattiveria pura.
31′ – Kramer costretto a uscire per un colpo in testa talmente forte che dopo essersi seduto in panchina ha ordinato un mojito al guardalinee e ha tentato di sedurre Podolski cantandogli una canzone di Gigi D’Alessio.
33′ – Giallo anche per Hoewedes, che ha tentato con il metodo “brute force” di convincere Zabaleta a donare gli organi.
37′ – Prima folata della Germania con Mueller che serve Schuerrle. Romero conferma di essere un portiere solo nei mesi estivi e respinge in angolo.
39′ – Si scalda Leo Messi.
40′ – Kramer in panchina ha organizzato un incontro clandestino fra galli.
41′ – Brivido al Maracanà: salva Boateng sulla linea di porta. La difesa tedesca manca completamente del ritmo partita dato che non gioca dai quarti di finale.
44′ – Prandelli richiama in panchina Rizzoli e fa entrare al suo posto Paletta.
45′ – Per la terza volta Klose non ci arriva nemmeno vicino su un gran pallone messo al centro. Pensate se si fosse chiamato Far…
46′ – Hoewedes stupra il palo con un’azione che ricorda molto Rambo 2. Si chiude con un grosso brivido un primo tempo divertente come una visita guidata al cimitero di Berna.
47′ – Iniziata la ripresa, Messi divora l’1-0 a tu per tu con Neuer spedendo a lato di qualche centimetro. E dire che basterebbe disegnargli sulla maglia un paio di righe verticali color granata…
51′ – Fanno discutere le immagini di Messi che come sempre va vomitando in giro per il campo. Ci sono metodi meno invasivi per marcare il territorio. Per esempio Hulk si svita i piedi e li lascia sui lati corti dell’area di rigore…
56′ – Neuer investe Higuain sulle strisce pedonali e Rizzoli si copre di ridicolo assegnando un fallo alla Germania e disegnando con lo spray la sagoma dell’argentino a terra in attesa che arrivino i RIS.
60′ – Zuccata di Klose, facile preda di Romero. Un’irriconoscibile Germania sta effettuando la fase offensiva a velocità zombie. Ma si sa che Romero coi morti viventi ha sempre avuto un certo feeling…
64′ – Fioccano i cartellini gialli: Aguero e Mascherano menano il ferro sull’incudine tedesca, ma si sa che i Rizzoli non amano i Fabbri…
68′ – La partita ora è talmente scandalosa che quando il pallone finisce in tribuna i tifosi lo restituiscono subito per paura di essere presi per il culo dagli amici.
70′ – Continuano a piovere errori grossolani in campo. Inquadrata la coppa del mondo mentre tenta di raggiungere il confine venezuelano.
75′ – Al cimitero di Berna almeno ogni tanto s’accende un fuoco fatuo…
77′ – Secondo Dossena “con Mascherano non puoi mai avere due idee in testa”. Dossena che parla di idee rende di colpo entusiasmante la finale più orribile di tutti i tempi.
78′ – Dentro Palacio per un sagomato di cartone che affettuosamente gli argentini hanno soprannominato Higuaìn. Il Dow Jones guadagna immediatamente 4 punti.
80′ – Grandissimo pallone di Schuerrle per Hoewedes, che però si coordina con la stessa rapidità di un suricato morto da almeno 24 ore.
82′ – I brasiliani, che prima dell’inizio della gara odiavano in egual misura Germania e Argentina, ora sono costretti a tifare entrambe mendicando un gol per evitare l’incubo dei supplementari.
83′ – Un invasore solitario tenta di strangolare Hoewedes, ma la regia lo ignora inquadrando qualsiasi cosa pur di non dargli importanza. Vanno quindi in onda Loew che dorme, una veduta del Maracanà da un’altura del Tibet e una puntata dell’ispettore Derrick in cui Horst Tappert perde il parrucchino nella birra ed è costretto a ordinarne un’altra.
85′ – Secondo Bizzotto questa partita è una sfida a scacchi fra i due allenatori. Il ritmo effettivamente è quello.
88′ – Dentro Goetze, fuori Klose. Inutile l’applauso d’addio del pubblico, visto che il polacco sarà regolarmente in campo nel 2018.
90′ – Fra Klose, Oezil, Boateng, Podolski e Khedira, la Germania schiera moltissimi oriundi di spessore fra i 23. Solo noi ci siamo portati un difensore argentino pettinato da Rambaldi, un centrocampista brasiliano veloce come un’agonia e un attaccante ghanese che non stoppa un pallone dal 2009. E’ dal Congresso di Vienna che l’Italia fa la spesa coloniale al discount.
93′ – Si chiude una partita talmente scandalosa che Rizzoli ha interpretato il “3” sulla lavagnetta fischiando la fine all’87esimo.
91′ (1 t.s.) – Ricomincia la finale più orribile di sempre. I tifosi sperano nell’ingresso della safety car.
93′ – La Germania sembra avere un po’ più birra dell’Argentina. E vorrei anche vedere…
95′ – I tedeschi, devastanti contro Portogallo e Brasile, dimostrano di fare invece molta fatica in attacco quando incontrano squadre fornite di difesa.
98′ – Palacio a tu per tu con Neuer inventa un pallonetto alla Balotelli che finisce fuori di chilometri. L’impressione è che neppure l’ingresso in campo di Godzilla possa liberarci dal cappio dei calci di rigore.
105′ – Il duplice fischio di Rizzoli è stato di gran lunga il momento più entusiasmante di questo primo tempo supplementare.
108′ – Aguero tenta di ciclopizzare Schweinsteiger cavandogli un occhio. Il tedesco però è un duro e rientra prontamente in campo con un pappagallo sulla spalla e una gamba di legno.
113′ – Lampo di Mario Goetze nel deserto: la Germania passa in vantaggio e Bizzotto va per un attimo fuori di testa esultando in bavarese stretto e invocando il ritorno di Bismarck.
116′ – Goetze, inserito nella ripresa dall’ottimo Loew, potrebbe decidere il campionato del mondo. Prandelli avrebbe tolto Schweinsteiger e fatto entrare un comodino Ikea ancora da montare.
118′ – Nei film di Hollywood, arrivati a questo punto, in genere il protagonista si sveglia e vede che la partita è al 110′ e stanno ancora 0-0.
120′ – Dentro anche Mertesacker, che come sapete significa “torta dal sapore un po’ strano”.
121′ – Addirittura due i minuti di recupero: Bizzotto reagisce sbattendo ripetutamente il braccio sul tavolo e urlando: “NEIN! NEIN! NEIN! NEIN! NEIN! NEIN! NEIN!”.
123′ – Messi sciabatta su calcio piazzato frantumando le residue speranze degli argentini. Iniesta su Twitter: “Scusa, mi ridaresti i due palloni d’oro che mi hai rubato?”.
124′ – Termina 1-0 dopo 670 lunghissimi minuti questa angosciante finale. La Germania è campione del mondo per la quarta volta, chiaramente agevolata dal fatto di non averci incontrato in semifinale. Messi decisivo solo per aver ricoperto di succhi gastrici il manto erboso del Maracanà. Lo Sghimberlo vi saluta e vi dà appuntamento a data da destinarsi!