Le prime tappe di montagna del Tour sorridono ai fuggitivi. Il francese Blel Kadri vince in solitaria dopo un lungo attacco in compagnia di Chavanel, Terpstra, Yates e Petit. Dietro di lui la Tinkoff-Saxo di Alberto Contador si occupa di fare selezione con la coppia Majka-Rogers e finisce per mettere in difficoltà parecchi uomini di classifica. Straordinaria la prova di Vincenzo Nibali, sempre più squalo sulle strade di Francia. Il ciclista messinese rimane incollato al rivale spagnolo senza mostrare segni di fatica e lasciandogli solo qualche secondo di vantaggio nei metri finali. Domani si sale ancora.
LA GARA Si inizia a fare sul serio al Tour de France con l’assaggio delle prime asperità: i Vosgi. In cinque, Chavanel, Kadri, Terpstra, Petit e Yates, riescono ad andarsene dopo una sequenza di attacchi annullati dal gruppo. Una fuga dal sapore molto francese con ben tre corridori di casa all’avanscoperta. Il tentativo dei cinque battistrada ha dalla sua il benestare dell’Astana, che lascia ampio spazio e permette di raggiungere un vantaggio massimo di undici minuti ai meno 60 km.
La corsa cambia con l’arrivo della pioggia e soprattutto con l’avvicinarsi al primo GPM, il Col de la Croix des Moinats. Nel gruppo maglia gialla la Astana si fa da parte e lascia le redini al lungo lavoro della Tinkoff-Saxo, in testa, invece, Chavanel prova a staccare i compagni di fuga. Il tentativo di quest’ultimo trova la pronta risposta di Kadri, che lo raggiunge per poi staccarle e andarsene da solo; una mossa che risulterà decisiva per le sorti finali della tappa.
Intanto la selezione del treno Saxo, condotto dal polacco Majka, è efferata. Il primo ad accusare la fatica è Purito Rodriguez in netto ritardo di preparazione dopo i problemi accusati durante l’anno. Successivamente tocca a Kwiatkowski staccarsi a sorpresa dal gruppo. Sul Col de Grosse Pierre, il secondo GPM odierno, Rogers concede il cambio a Majka e prosegue il martellamento Saxo, che stavolta colpisce Horner, Gallopin, Rolland, Mollema, Navarro e Franck Schleck. Vincenzo Nibali, invece, resiste alla ruota di Contador e mantiene le prime posizioni nonostante le difficoltà accusate dal compagno di squadra Fuglsang, trainato nel finale da Kangert.
Si arriva agli ultimi, faticosi, due km di salita. Kadri resiste a denti stretti in testa e va a conquistare la tappa con un paio di minuti sul resto del gruppo. Mentre il francese della AG2R alza le braccia al cielo, dietro si scatena nuovamente la bagarre. Contador forza sulla salita finale, ma Nibali non mostra nessun segno di fatica e arriva quasi ad affiancae il rivale, dimostrando di trovarsi in ottimo stato di salute. Solo un errore con il cambio della sua bici lo costringe a cedere qualcosa nei conclusivi 40 metri, perdendo solo tre secondi in classifica generale. Differente la situazione di Valverde, capace di resistere sui primi due GPM, ma costretto a salire con il proprio passo e abbandonare l’idea di seguire i due rivali. Un po’ di luce in casa Sky dopo il ritiro di Froome: Porte, il nuovo capitano, è il primo degli “umani” e chiude al quarto posto, proponendosi per la lotta al podio del Tour de France.
Tour de France 2014 – 8a tappa, ordine d’arrivo
1. Kadri
2. Contador
3. Nibali
4. Porte
5. Pinot
6. Peraud
7. Valverde
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