Brasile 2014 – Top&Flop dopo le semifinali

In attesa della finalissima di domenica sera al Maracaná fra Germania e Argentina, vi proponiamo i migliori e i peggiori undici dopo le due semifinali. Come da copione, top e flop abbondano, rispettivamente, di giocatori della Germania e del Brasile, protagonisti della semifinale più assurda, surreale e pazza della storia dei Mondiali. La “normalità” della gara fra Olanda e Argentina e lo 0-0 dopo 120′, invece, relega molti dei ventidue in campo a San Paolo fuori dai top 11 e flop 11 delle semifinali. Ecco le nostre proposte:

TOP 11 – Deutschland über alles recita l’inno tedesco e la Germania è stata davvero al di sopra di tutto. Un dominio pazzesco per gli uomini di Löw, che hanno controllato il Brasile manco fosse una squadra di Promozione regionale. Va da sé che otto undicesimi della top 11, e ci siamo sforzati di premiare due argentini e un olandese, siano teutonici. Non poteva essere altrimenti. Fra i pali, però, diamo spazio all’argentino Sergio Romero (7,5), autore di due parate decisive ai rigori contro l’Olanda. Non ce ne voglia Neuer, autore comunque di una prestazione maiuscola contro il Brasile, che gli è valsa un 7,5 in pagella. Al centro della difesa a 4 ci piazziamo l’oranje Ron Vlaar (7,5), che ha guidato la difesa dei tulipani rendendo inoperosa gente come Messi e Higuaín. Al suo fianco, Jérôme Boateng (7), mentre sugli esterni il solito Philipp Lahm (7,5) e l’esperto Benedikt Höwedes (7) dello Schalke 04. Dal centrocampo in su è un’egemonia tedesca, l’unico che riesce a strappare un posticino al sole e Javier Mascherano (7,5). El Jefecito le ha date e le ha prese, salvando al novantesimo su Robben con una scivolata che vale quasi quanto un gol. Ai suoi lati, oltre all’ottimo Sami Khedira (7,5), collochiamo il migliore giocatore delle due semifinali: Toni Kroos (9), giustiziere della Seleçao con due reti e un assist. A differenza dei suoi compagni, lui avrà da raccontare ai nipotini qualcosa in più. Al centro del tridente, non potevamo non metterci un pezzo di storia dei Mondiali come Miroslav Klose (7), che con la rete ai brasiliani ha superato Ronaldo e conduce con 16 marcature la classifica cannonieri di tutti i tempi. Ma occhio che il suo collega più giovane, Thomas Müller (7) è già a quota 10 dopo sole due edizioni disputate. Se continua così… A completare il trio di panzer, André Schürrle (8), un giocatore pazzesco, in grado di entrare in partita come pochi al mondo. Doppietta in dieci minuti, dopo essere entrato in campo dopo un’ora di gioco. Può bastare?

FLOP 11 – L’altra faccia della medaglia. Già, perché subire sette reti in una semifinale di un Mondiale, per di più giocato in casa, è qualcosa di disonorevole e umiliante. Per quanto ingeneroso, l’undici dei flop, stavolta, corrisponde in tutto e per tutto con il Brasile, messo in campo in maniera scellerata da Felipe Scolari, che in questo senso è il principale flop del torneo. Se si esclude il 6 a Paulinho, entrato però nel secondo tempo sul parziale di 0-5, il voto più alto fra i verdeoro è il 5,5 di Júlio César, bravo a limitare i danni, se così si può dire, e di Oscar, autore del gol della bandiera. Per il resto, una carrellata di 4, 4,5 e 5, che rende fin troppo facile lo schieramento dei peggiori dopo le due semifinali.