Home » Brasile 2014, Brasile-Germania: precedenti statistiche e curiosità

La partita tra Brasile e Germania è quanto di meglio che ha da offrire la Coppa del Mondo e pone di fronte due tra le principali protagoniste dei Mondiali storicamente parlando. Sono ben 8 i trofei che le due squadre hanno portato a casa su 20 edizioni totali. Va da sé che quindi ci sia grande attesa e grandissima emozione per questo match, che tutto il mondo seguirà, augurandosi di assistere a un grande spettacolo.

I PRECEDENTI – Le due squadre si sono affrontate 21 volte nella loro storia e il bilancio è nettamente favorevole ai brasiliani, con 13 vittorie, a fronte di 4 pareggi e 4 vittorie tedesche. Il più importante tra i precedenti è senza dubbio quello del 2002, quando la finale mondiale si risolse a favore del Brasile con le reti di Ronaldo (doppietta). L’ultimo precedente però è datato 2011 ed è stata la Mannschaft a imporsi per 3-2. i gol furono firmati da Schweinsteiger, Götze, Robinho, Schürrle  e Neymar. L’ultima vittoria brasiliana è arrivata invece in Confederations Cup nel 2005 ed è sempre un 3-2, firmato da Adriano (doppietta), Podolski, Ronaldinho e Ballack. L’ultimo pari invece è datato 1987 con i gol di Batista e Reuter.

LE STATISTICHE – Il Brasile ha giocato finora 102 partite mondiali, con un bilancio di 70 vittorie, 17 pareggi e 15 sconfitte. I gol segnati sono 220, quelli subiti 92. Il miglior risultato è la vittoria finale, arrivata in ben 5 occasioni, mentre il miglior marcatore di sempre è Ronaldo, con 15 gol. La Germania invece di partite ne ha giocate 104, con un bilancio di 64 vittorie, 20 pareggi e 20 sconfitte. I gol segnati sono 216, quelli subiti 120. Il miglior risultato è la vittoria finale, raggiunta in 3 occasioni, sempre sotto il nome “Germania Ovest”. Il miglior marcatore è Miro Klose, anch’egli a quota 15 gol, che condivide proprio con Ronaldo il primato di reti nella storia dei Mondiali.

Ci attende quindi una partita tirata, tra due squadre che non hanno forse mostrato un gioco spumeggiante, ma che in compenso hanno mostrato solidità e nervi d’acciaio nei momenti decisivi, oltre che una buona dose di fortuna, specie negli ottavi. Il fattore campo dà un leggero vantaggio al Brasile, ma le defezioni di Neymar e Thiago Silva sono un brutto colpo.