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Brasile 2014, Argentina-Belgio: precedenti, statistiche e curiosità

Il Mondiale dei Mondiali entra sempre di più nel vivo con i quarti di finale. Uno di questi vedrà di fronte Argentina e Belgio, entrambe prime del loro girone a punteggio pieno. Le due formazioni possono contare su un centrocampo talentuoso, con la sfida Messi-Hazard a tenere banco come una delle più avvincenti della gara.
L’Argentina dovrà fare a meno dello squalificato Rojo e dell’infortunato Agüero, con Lavezzi pronto a sostituirlo.
Problemi di formazione anche per il Belgio, orfano di Vanden Borre (infortunato) e con Vermaelen in forte dubbio. Possibile il rientro in rosa di Defour, tornato a disposizione del CT Wilmots.

I PRECEDENTI – Nei 4 precedenti tra Argentina e Belgio non è mai stato registrato un pareggio. Tre sono le vittorie dell’Albiceleste ed una quella dei Diavoli Rossi. La prima sfida assoluta tra le due nazionali si registrò nel 1928 durante le Olimpiadi di Amsterdam, anche in quell’occasione si giocavano i quarti di finali che si chiusero a favore dei sudamericani (6-3). Nei Mondiali del 1982 vinse il Belgio per 1-0 durante la fase a gironi. Da lì in poi solo vittorie argentine, 2-0 in amichevole nel 1984 e con lo stesso risultato vittoria nella semifinale mondiale del 1986.

LE STATISTICHE – Sia l’Argentina che il Belgio hanno vinto il proprio girone a punteggio pieno, anche se a fatica. Infatti entrambe le selezioni nazionali non hanno mai vinto con largo margine. ma sempre con un solo gol di scarto soffrendo per gran parte del match. Destino analogo anche durante gli ottavi di finali, vinti solamente nei supplementari.

Due squadre che non hanno la minima intenzione di interrompere il proprio cammino mondiale. Il Belgio è alla caccia del record e vuole per lo meno eguagliare la Nazionale del 1986, raggiungendo la semifinale; a oggi il traguardo più alto dei Diavoli Rossi nella rassegna iridata. L’Argentina, invece, vuole giocare un brutto scherzo ai rivali brasiliani, vincendo il Mondiale in casa loro.Toneo che Messi vuole vincere a tutti i costi per inserire nella propria bacheca personale l’unico trofeo che non è ancora riuscito a vincere e che, forse, lo separa dal mito di Diego Armando Maradona.