Saranno Novak Djokovic e Roger Federer a giocarsi, domenica, la finale di Wimbledon; il numero 1 del torneo contro il numero 1 di sempre, si fronteggeranno per la 35esima volta in carriera (18-16 i precedenti a favore dello svizzero, ndr), la seconda sull’erba, per conquistare il trono di Londra.
Nella prima semifinale, Novak Djokovic ha saputo approfittare della scarsa esperienza di Grigor Dimitrov sulle giocate decisive; il bulgaro non ha giocato male, anzi, ma è mancato nei momenti importanti dell’incontro, soprattutto nel quarto set quando non ha sfruttato ben quattro set point che gli avrebbero garantito di giocarsi tutto al quinto. Il serbo, da par suo, è apparso leggermente in confusione durante tutto il torneo e anche oggi, ma la classe non è acqua, per usare una frase calzante a pennello in questa occasione; nei due tiebreak, Djokovic è stato più freddo e lucido dell’avversario e ciò è bastato a fare la differenza: vittoria in quattro set (6-4 3-6 7-6 7-6) e terza finale per lui nei Championships, dove vincendo tornerà numero 1 della classifica mondiale.
Ad aspettarlo dall’altra parte della rete ci sarà Roger Federer, per la nona volta in finale a Wimbledon; lo svizzero ha, semplicemente, dato una lezione di tennis a uno spaesato Milos Raonic, alla sua prima semifinale in uno Slam. Tre set a zero (6-4 6-4 6-4) il risultato finale di una partita nella quale il canadese non ha trovato la giusta serenità per affrontare Re Roger, prova ne sono i soli 17 ace messi a segno, esattamente la metà della media tenuta durante tutto il torneo dall’allievo della coppia Piatti-Ljubičić. Vincendo la finale di domenica, Federer entrerà ancor di più nella storia di questo sport diventando il primo tennista a trionfare a Wimbledon per otto volte in carriera.