Un fulmine a ciel sereno colpisce il mondo del ciclismo italiano. Nella settimana che porta ai Campionati Italiani, arriva la notizia della positività di Diego Ulissi al salbutamolo, riscontrata in un controllo effettuato dopo l’11°tappa del Giro d’Italia Collecchio-Savona. Nelle urine del corridore toscano, che nella Corsa Rosa ha vinto le tappe di Viggiano e Montecopiolo, sarebbe stata trovata una quantità di 1900 ng/ml di questo composto, quando il limite consentito è di 1000 ng/ml.
Una positività che potrebbe essere conseguenza dell’utilizzo di un farmaco contenente questo principio, utilizzo del quale gli ispettori antidoping erano perfettamente a conoscenza. Questo è quanto affermato dal comunicato della Lampre-Merida, la squadra di Ulissi, nel quale viene specificato che ora il corridore è sospeso (e salterà con ogni probabilità il Campionato Italiano in programma sabato prossimo), ma che si riserva, in osservanza dei regolamenti della WADA (l’Agenzia Mondiale Antidoping) e dell’Unione Ciclistica Internazionale, di intraprendere tutti i controlli atti ad escludere l’assunzione volontaria oltre i limiti consentiti del salbutamolo.
Questo il testo integrale del comunicato del team blu-fucsia, apparso sul proprio sito ufficiale: “Lugano, 25 giugno 2014. Il Team comunica che il corridore Diego Ulissi ha ricevuto in data odierna notifica, da parte dell’Unione Ciclistica Internazionale, di un esito non conforme in relazione al controllo effettuato al termine dell’11^frazione del Giro d’Italia (Collecchio-Savona, 21 maggio 2014).
I risultati dell’esame comunicati dall’UCI segnalano la presenza nelle urine dell’atleta di una quantità ingiustificata di salbutamolo (1900 ng/ml), decisamente superiore al limite consentito dai regolamenti vigenti, che fissano tale limite in 1000 ng/ml. E’ utile ricostruire come Diego Ulissi, accompagnato dal Dottor Carlo Guardascione (responsabile medico del team) avesse regolarmente dichiarato, in sede di controllo antidoping, l’assunzione in fase di pre-gara di Ventolin (2 spruzzi, pari a 100 ng di salbutamolo ciascuno) e di paracetamolo durante la corsa, quest’ultimo somministato dal medico di gara per via della rovinosa caduta nella discesa del Passo delle Cento Croci nella quale era stato coinvolto assieme a numerosi altri atleti.L’assunzione consentita di Ventolin si era resa necessaria in quanto Ulissi soffriva di broncospasmi. Come consuetudine, anche tutte le precedenti assunzioni del farmaco erano state regolarmente dichiarate.Il corridore andrà incontro a un provvedimento di sospensione in ottemperanza del regolamento sanitario interno della squadra, rinunciando conseguentemente alla convocazione per il raduno della Nazionale, e chiederà le controanalisi.
L’atleta stesso e lo staff medico del team intendono approfondire i motivi per cui nelle urine sia stata riscontrata una così abnorme ed elevata presenza di salbutamolo, a fronte di due sole inalazioni effettuate.
Ulissi respinge con fermezza l’ipotesi di assunzione esogena di una tale quantità di salbutamolo e ha deciso di avvalersi della possibilità, prevista dai regolamenti WADA e UCI, di sottoporsi a uno studio di escrezione urinaria controllato in relazione alla sostanza salbutamolo“.