Non l’avete ancora visto? allora sbrigatevi, tutti ne parlano, tutti, appassionati e non si sono gustati questi 5 minuti di micro film dove Nike celebra i campioni del calcio.
Uscito il 9 giugno in tutto il Mondo e presentato in Italia a Roma, “The Last Game” è il cortometraggio animato e realizzato da Nike, Wieden+Kennedy e Passion Pictures che rappresenta la terza ed ultima parte della campagna #riskeverything che ha coinvolto alcuni dei più grandi calciatori del mondo (Ribery, Ibrahimovic, Neymar, Iniesta, Ronaldo, Rooney, Howard, David Luiz).
Il corto è geniale, moderno, sarcastico e in pochi giorni è diventato un tormentone in rete. Il racconto parla di uno scienziato malvagio che attraverso i Cloni garantisce il massimo risultato e la miglior prestazione in campo da parte della squadra. Questi campioni creati in laboratorio sembrano infallibili confronto ai miti del calcio, che essendo uomini possono essere soggetti a infortuni, cali di forma e ovviamente all’errore. I cloni tuttavia in breve tempo annullano le emozioni nel calcio portando grigiore e noia in questo sport che perde la sua identità. Sarà il Fenomeno, ossia il Ronaldo Brasiliano a recuperare i campioni dai loro nuovi umili impieghi, motivandoli attraverso le loro vecchie gesta per prepararli al confronto finale contro i cloni nel tentativo di riportare colore, luce e gioia nel calcio.
Ci fermiamo qui senza svelare il finale, facilmente intuibile, ma se il lieto fine vi sembra il minimo in questa fiaba è tutto il resto a renderla speciale. I campioni in questo film vengono presentati sotto forma di cartoons, con caricatura annessa.
Rappresentare in forma di cartoons gli Dei del calcio, per molti di noi irraggiungibili e intoccabili, è stato un colpo di genio che ha permesso alla Nike di umanizzare quei fisici scolpiti e quei caratteri sofisticati dei vari Ronaldo, Ibra e Neymar, che la tv ci rappresenta come star.
Negli anni, ci avevano stupiti con pubblicità di palleggi e giocate assurde, partite in gabbie o spiagge, stop e colpi da funamboli, che ci hanno mandato fuori di testa per mesi interi. Lo Joga Bonito era diventato un dogma, l’elastico o lo scorpione erano colpi sdoganati ormai in tutti i campi di calcio, d’altronde chi di noi non provava in allenamento a ripetere le gesta dei top players delle pubblicità?
I questo spot, dove il prodotto sembra la cosa marginale, fantasia e realtà si mescolano e lanciano un messaggio chiaro che va oltre l’aspetto sportivo. È attraverso la voglia di rischiare, di superare i propri limiti, che si può affermarsi nella vita e vincere perché “senza osare non si innova”.
Nike così centra l’obiettivo, facendo parlare di sé, scendendo in rete più che in tv, dove la visibilità può essere maggiore. Poco contano le scarpe, qui conta l’immagine e il marketing, far parlare di sé ora che, attraverso i Mondiali, il calcio è una vetrina. C’è poco da dire, ogni volta che la marca americana ci riprova è in grado di produrre autentiche meraviglie. Guardatelo nel link allegato e ditemi se anche voi, come me, non vorreste che il seguito fosse un film…