Nba Finals: San Antonio sul tetto del mondo. Primo anello per Marco Belinelli

I San Antonio Spurs vincono le NBA Finals 2014, il quinto titolo nella loro storia. La formazione di Gregg Popovich schianta 104-87 i Miami Heat nonostante un grandissimo Lebron James, ultimo a mollare per gli ex campioni in carica. Quinto anello per Tim Duncan e per lo stesso Popovich ma, soprattutto, primo titolo per un italiano, per l’uomo da San Giovanni in Persiceto, Marco Belinelli. Kawhi Leonard eletto MVP delle Finali, premiato da Bill Russell, il terzo più giovane giocatore di sempre a soli 22 anni dietro Magic e Duncan.

Nel primo quarto si prende la scena mister Lebron James che chiuderà i primi 12′ di gioco con 17 punti e 6 rimbalzi. Il 6 di Miami gioca con una rabbia irreale, il primo parziale degli Heat è di 8-0. Il vantaggio aumenta, San Antonio tira malissimo rispetto alle precedenti quattro gare, si arriva così al 22-6 con Gregg Popovich costretto a chiamare il time out. Il rientro in campo è da grande squadra, Ginobili fa tornare gli Spurs sul -10, addirittura Mills infila la tripla del -4 (22-18) poi ci pensa nuovamente Lebron a ricacciare indietro i texani che chiudono il primo quarto sul 29-22.

Si rimane sempre con gli Spurs a caccia degli Heat che però calano d’intensità, Parker e compagni cominciano a girare maggiormente il pallone e con più velocità ritornando immediatamente in partita (35-22) con il gancio di Tim Duncan. A segno anche l’uomo da San Giovanni in Persiceto con i suoi primi due punti della partita, Marco Belinelli. Il 12esimo punto di un immenso Leonard fa volare San Antonio sul +2 (37-35) poi ci pensa l’uomo da Bahia Blanca, Manu Ginobili, a mandare in visibilio l’at&t Center, 39-37 e time out coach Spoelstra. E’ il momento però dell’argentino, è il momento del break San Antonio a 1’54” dalla fine del secondo quarto con cinque punti in fila proprio di Manu che costringe ancora una volta gli Heat al time out sul 45-37. Nel finale di periodo gli Spurs mettono definitivamente a posto le percentuali su tutto il campo, 47-40 e squadre al lungo riposo con un Lebron James da 20 punti, esattamente la metà di tutta la squadra, Ginobili ne ha invece 14. Spicca lo 0/7 dal campo di Parker e lo 0/4 di Danny Green.

Si ritorna sul parquet dell’at&t Center, Texas, e per ben tre lunghi minuti il punteggio rimane lo stesso di fine primo tempo, 47-40. Ginobili muove le acque con due tiri liberi poi Leonard scrive il +10, Miami subito al time out dopo quattro giri di lancette senza andare a segno. Col passare dei minuti sembra che i campioni in carica perdano contatto con la gara quando a 6’35” dal termine del terzo quarto San Antonio tocca quota 56-42. E’ solo la punta dell’iceberg perché l’emorragia è in corso, tre triple consecutive senza senso, due di Patty Mills e una di Ginobili che sale a quota 19 e che fa esplodere il popolo Spurs, il punteggio dice 65-44, time out Miami che al momento dalla panchina ha ottenuto soltanto 2 punti mentre sono 35 quelli dei texani con un Patty Mills totalmente posseduto. L’australiano continua a bombardare dall’arco, 5/8 e 14 punti nel solo terzo quarto. Si va all’ultimo intervallo sul 77-58 per San Antonio.

L’ultima frazione di gioco inizia con un 5-0 di parziale Miami che sembra poter rientrare in carreggiata per la volata finale ma rientra improvvisamente in partita Monsieur Tony Parker con due canestri in fila rimanda gli Spurs sul +18 (83-65), Eric Spoelstra è di nuovo costretto ad interrompere il match. L’eccitazione sale, la tensione sale all’at&t Center, il vantaggio rimane sempre lo stesso +18 (90-72) a 6’30” dalla sirena finale. Parker prende in mano i suoi raddrizzando la sua serata con una prestazione degna del miglior Tony Parker. Spazio anche per Belinelli negli ultimi minuti dove Miami non riuscirà più a rientrare. Segnale di resa la panchina per Lebron James a 3′ dalla sirena che di fatto consegna il titolo nelle mani dei San Antonio Spurs. Standing ovation negli ultimi due minuti per Tim Duncan, Manu Ginobili, Boris Diaw e Tony Parker. Punteggio finale 104-87.