Nel primo quarto si prende la scena mister Lebron James che chiuderà i primi 12′ di gioco con 17 punti e 6 rimbalzi. Il 6 di Miami gioca con una rabbia irreale, il primo parziale degli Heat è di 8-0. Il vantaggio aumenta, San Antonio tira malissimo rispetto alle precedenti quattro gare, si arriva così al 22-6 con Gregg Popovich costretto a chiamare il time out. Il rientro in campo è da grande squadra, Ginobili fa tornare gli Spurs sul -10, addirittura Mills infila la tripla del -4 (22-18) poi ci pensa nuovamente Lebron a ricacciare indietro i texani che chiudono il primo quarto sul 29-22.
Si rimane sempre con gli Spurs a caccia degli Heat che però calano d’intensità, Parker e compagni cominciano a girare maggiormente il pallone e con più velocità ritornando immediatamente in partita (35-22) con il gancio di Tim Duncan. A segno anche l’uomo da San Giovanni in Persiceto con i suoi primi due punti della partita, Marco Belinelli. Il 12esimo punto di un immenso Leonard fa volare San Antonio sul +2 (37-35) poi ci pensa l’uomo da Bahia Blanca, Manu Ginobili, a mandare in visibilio l’at&t Center, 39-37 e time out coach Spoelstra. E’ il momento però dell’argentino, è il momento del break San Antonio a 1’54” dalla fine del secondo quarto con cinque punti in fila proprio di Manu che costringe ancora una volta gli Heat al time out sul 45-37. Nel finale di periodo gli Spurs mettono definitivamente a posto le percentuali su tutto il campo, 47-40 e squadre al lungo riposo con un Lebron James da 20 punti, esattamente la metà di tutta la squadra, Ginobili ne ha invece 14. Spicca lo 0/7 dal campo di Parker e lo 0/4 di Danny Green.
Si ritorna sul parquet dell’at&t Center, Texas, e per ben tre lunghi minuti il punteggio rimane lo stesso di fine primo tempo, 47-40. Ginobili muove le acque con due tiri liberi poi Leonard scrive il +10, Miami subito al time out dopo quattro giri di lancette senza andare a segno. Col passare dei minuti sembra che i campioni in carica perdano contatto con la gara quando a 6’35” dal termine del terzo quarto San Antonio tocca quota 56-42. E’ solo la punta dell’iceberg perché l’emorragia è in corso, tre triple consecutive senza senso, due di Patty Mills e una di Ginobili che sale a quota 19 e che fa esplodere il popolo Spurs, il punteggio dice 65-44, time out Miami che al momento dalla panchina ha ottenuto soltanto 2 punti mentre sono 35 quelli dei texani con un Patty Mills totalmente posseduto. L’australiano continua a bombardare dall’arco, 5/8 e 14 punti nel solo terzo quarto. Si va all’ultimo intervallo sul 77-58 per San Antonio.
L’ultima frazione di gioco inizia con un 5-0 di parziale Miami che sembra poter rientrare in carreggiata per la volata finale ma rientra improvvisamente in partita Monsieur Tony Parker con due canestri in fila rimanda gli Spurs sul +18 (83-65), Eric Spoelstra è di nuovo costretto ad interrompere il match. L’eccitazione sale, la tensione sale all’at&t Center, il vantaggio rimane sempre lo stesso +18 (90-72) a 6’30” dalla sirena finale. Parker prende in mano i suoi raddrizzando la sua serata con una prestazione degna del miglior Tony Parker. Spazio anche per Belinelli negli ultimi minuti dove Miami non riuscirà più a rientrare. Segnale di resa la panchina per Lebron James a 3′ dalla sirena che di fatto consegna il titolo nelle mani dei San Antonio Spurs. Standing ovation negli ultimi due minuti per Tim Duncan, Manu Ginobili, Boris Diaw e Tony Parker. Punteggio finale 104-87.