Brasile 2014 – Costa d’Avorio fulminea, Giappone regolato 2-1
All’Arena Pernambuco di Recife piove sia sul campo che sul Giappone di Zaccheroni. I nipponici sprecano il vantaggio del primo tempo e cadono sotto i colpi fulminei di Bony e Gervinho. Decisivo Drogba, capace di inspirare fiducia fra i suoi compagni. Sotto tono Kagawa con il solo Honda in luce fra le stesse giapponesi. Il Girone C comincia a prendere forma: Colombia e Costa d’Avorio in testa ma Giappone e Grecia non staranno a guardare.
Sotto una fitta pioggia comincia la seconda partita del gruppo C tra Costa d’Avorio e Giappone. Gli ivoriani cercano di sfruttare fin da subito la loro velocità e l’abitudine a climi così caldi. Attendista il Giappone di Zaccheroni San, molto ordinato in fase difensiva e attento nel non concedere spazio ai velocisti avversari per colpire in ripartenza. Una tattica che da i suoi frutti al 16′, quando Honda riceve palla in area ivoriana e di sinistro piazza la palla sotto la traversa. Nulla da fare per Barry e vantaggio nipponico. Ma l’estremo difensore degli Elefanti è bravo pochi minuti più tardi nel neutralizzare la conclusione di Uchida, abile nel dribblare due difensori e battere a rete. Gli ivoriani sembrano segnati dallo svantaggio e giocano in modo confusionario, mentre i giapponesi mantengono una linea difensiva ordinata ed elastica. Le azioni personali dei giocatori in arancione producono solo punizioni che non creano problemi a Kawashima, bravo al 35′ nel respingere una conclusione potente di Boka. Male Kalou, spettatore non pagante per gran parte della prima frazione di gara ed attivo solo nei minuti finali. Si fa sentire l’assenza di Drogba tra le file degli ivoriani, poco incisivi in fase offensiva.
Nel secondo tempo il copione non cambia. La confusione regna sovrana tra le fila degli ivoriani. Zaccheroni vuole sfruttare ciò a proprio favore e sostituisce Hasebe con Endō per aver maggior controllo a centrocampo. Anche Lamouchi mette mano alla panchina per inserire, finalmente, Didier Drogba al posto di Serey. Fuori un centrocampista per un’attaccante, per avere maggiore spinta offensiva. L’ingresso in campo di Drogba, leader indiscusso degli africani, riporta in auge la sicurezza degli elefanti che con un uno-due micidiale ribaltano il match. Al 64′ riportano il risultano in parità grazie ad un colpo di testa di Bony, bravo nell’incrociare su cross di Aurier. Trascorrono solamente due minuti e la Costa d’Avorio raddoppia con un’azione fotocopia: ancora cross di Aurier e questa volta è Gervinho ad incornare sul primo palo beffando Kawashima. Crollo improvviso del Giappone, che adesso sembra demoralizzato e non riesce ad imporre il proprio gioco. Drogba fa di tutto per inserire il suo nome nel tabellino dei marcatori, ma prima Kawashima e poi una deviazione gli negano questa gioia. Kagawa sotto tono, partita davvero insufficiente la sua e sostituzione inevitabile all’85’: dentro Kakitani, una punta.
Finisce così il match dell’Arena Pernambuco, con la Costa d’Avorio capace di ribaltare il risultato e portarsi in testa al girone insieme alla Colombia. Lacrime per i Giapponesi, fiduciosi per il vantaggio ottenuto nel primo tempo ma sopraffatti nella ripresa.
Costa d’Avorio (4-3-3): Barry 5.5; Aurier 7, Zokora 6, Bamba 6, Boka 6.5 (74′ Djakpa 5.5); Serey 5.5 (61′ Drogba 6.5), Tioté 5.5, Y. Touré (c) 6; Kalou 5.5, Gervinho 6.5; Bony 6 (78′ Konan 5). A disp: Gbohouo, Sayouba, Viera, Kolo Touré, Bolly, Akpa-Akpro, Diomande, Gradel, Sio. All.: Lamouchi.
Giappone (4-2-3-1): Kawashima 6; Uchida 6, Morishige 5.5, Yoshida 5.5, Nagatomo 5.5; Yamaguchi 5.5, Hasebe (c) 5.5 (53′ Endō 6); Kagawa 4.5 (85′ Kakitani sv), Honda 7, Okazaki 6; Osako 5 (67′ Ōkubo 5) . A disp: Nishikawa, Gonda, G. Sakai , Kiyotake, Aoyama, Konno, Inoha, Saitō, H.Sakai. All.: Zaccheroni.
Arbitro: Enrique Osses (Cile).
Marcatori: 16′ Honda (G), 64′ Bony (C), 66′ Gervinho (C).
Note: Ammoniti: Zokora e Bamba (C); Morishige e Yoshida (G).