Il Giro di Svizzera 2014, edizione numero 78, che parte oggi con una cronometro individuale da Bellinzona, avrà una sola chiave di lettura. Tutto il gruppo contro Alberto Rui Costa, Alberto Rui Costa contro tutti. Il portoghese della Lampre-Merida si è aggiudicato la corsa elvetica nel 2012 e nel 2013 e proverà a cercare un tris consecutivo mai realizzato da alcuno prima. E sarebbe un’impresa ancor più importante, dato che sarebbe compiuta con addosso la maglia iridata di Campione del Mondo conquistata a Firenze lo scorso settembre. Il percorso sembra dare una mano al portoghese, dato che è impegnativo, ma non troppo duro.
Si parte con una cronometro individuale di 10 chilometri con partenza e arrivo a Bellinzona non del tutto pianeggiante, dato che a metà percorso la strada si impenna per due chilometri verso Artore per poi scendere in picchiata verso la cittadina del Canton Ticino. La 2a tappa arriva a Sarnen, con diverse salite da affrontare tra le quali il Passo del Sempione, ma tutte abbastanza lontane dal traguardo. Una frazione per attaccanti, come la successiva con arrivo a Heiden, che prevede un colle di 2a categoria, il Wald, a 20 km dal traguardo. E anche gli ultimi chilometri sono tutti in costante ascesa. La 4a tappa e la 5a tappa, con arrivi rispettivamente a Ossingen e a Buren,sono invece destinate alle ruote veloci del gruppo. La sesta frazione, con traguardo a Delémont è nuovamente destinata agli attaccanti, vista la presenza del colle de La Rond-Pré a 8 chilometri dalla conclusione. Le ultime tre tappe sono quelle che presumibilmente designeranno il vincitore di questo Giro di Svizzera. La 7a tappa è una cronometro individuale di 24,5 chilometri, con arrivo a Worb e profilo altimetrico mosso. Le frazioni finali, invece, presentano gli impegnativi arrivi in salita di Verbier e Saas-Fee.
Una corsa quindi non durissima, ma neanche da prendere sotto gamba. Rui Costa è il naturale favorito. Ma saranno parecchi quelli che cercheranno di rendergli la vita difficile. A cominciare dal ceco Roman Kreuziger (Tinkoff-Saxo), che si impose nella gara dei Cantoni già nel 2008. Poi, tra gli uomini da tenere d’occhio per il successo finale vi sono anche l’olandese Bauke Mollema (Belkin), i francesi Thibaut Pinot (FDJ) e Warren Barguil (Giant-Shimano), il belga Maxime Monfort (Lotto-Belisol), lo statunitense Tom Danielson (Garmin-Sharp), l’australiano Cadel Evans (BMC). Gli svizzeri puntano tutto su Matthias Frank (IAM Cycling), mentre i colori azzurri saranno onorati da Eros Capecchi (Movistar) e Domenico Pozzovivo (Ag2r – La Mondiale). Quest’ultimo, quinto al recente Giro d’Italia, è ufficialmente al via per rifinire la preparazione in vista del Campionato Italiano. Ma se sentirà di essere in condizione, non disdegnerà di dare uno sguardo alla classifica generale. Da valutare, il tridente composto da Bradley Wiggins (Sky) e dai fratelli Andy e Frank Schleck (Trek). Chissà se, dopo stagioni anonime, non possano dare in terra elvetica qualche segnale di risveglio. Nutrito il drappello dei velocisti. Al via vi sono l’inglese Cavendish (Omega Pharma – Quick Step), l’olandese Van Poppel (Trek), lo spagnolo Rojas (Movistar), l’australiano Goss (Orica-GreenEdge), il norvegese Kristoff (Katusha), i tedeschi Degenkolb (Giant-Shimano) e Ciolek (MTN-Qhubeka). E non mancano gli italiani come Guarnieri (Astana), Modolo (Lampre-Merida), Bennati (Tinkoff-Saxo) e Appollonio (Ag2r – La Mondiale). Un grande protagonista dovrebbe essere Peter Sagan. Sulla carta, lo slovacco della Cannondale ha almeno 5 occasioni per rimpinguare il suo già prezioso bottino di 8 tappe vinte al Giro di Svizzera. Ma segnali importanti si attendono anche dal belga Tom Boonen (Omega Pharma – Quick Step) e dall'”eterno” Davide Rebellin (CCC Polsat). Vi è molta curiosità per sapere, invece, come andrà a finire la sfida a cronometro tra il Campione del Mondo della specialità, il tedesco Tony Martin (Omega Pharma – Quick Step) e il beniamino di casa, lo svizzero Fabian Cancellara (Trek).
Parterre di assoluta qualità, quindi. Per Alberto Rui Costa centrare questo storico tris sarà impresa ardua. Ma il portoghese stupì già al Mondiale di Firenze, riuscendo ad aggiudicarsi il successo nonostante fosse nella morsa spagnola di Rodríguez e Valverde. E vorrà meravigliare di nuovo anche in questo Giro di Svizzera.