Verso Brasile 2014 – I voti alle Nazionali: Brasile e Spagna in pole, Iran senza speranze
L’adrenalina per l’inizio dei Mondiali si taglia a fette e non vediamo l’ora che a parlare sia Brazuca, il pallone ufficiale di Brasile 2014. Soprattutto dopo che abbiamo analizzato, una per una, le 32 Nazionali che parteciperanno alla rassegna iridata. Nel farlo, ci siamo divertiti a dare i voti ai reparti di ciascuna, ipotizzando un giudizio globale di squadra, che ci ha aiutato a stilare una griglia di partenza. In pole, manco a dirlo, ci sono i campioni in carica della Spagna, tallonati dai padroni di casa del Brasile e da una Germania sempre protagonista a questi livelli.
LE FAVORITE – In pole position non potevano che esserci loro: due volte consecutive campioni d’Europa e campioni del mondo in carica. Con gente come Xavi, Iniesta, Piqué, Casillas e, ora, Diego Costa, ti meriti di diritto la prima fila. Da nobile inconcludente, la Spagna è diventata grande e concreta. E fa tanta paura. Assieme a lei, la Seleçao padrona di casa. Capace un anno fa di rifilare un 3-0 senza appelli in finale di Confederations Cup proprio alle Furie Rosse di del Bosque, il Brasile di Scolari ha una delle migliori difese della storia, un centrocampo non solo tecnico, ma di corsa e grande sacrificio, e un attacco che ha in Neymar una stella nei suoi giorni più luminosi. In più, giocano in casa. Ci vorrebbe un altro Maracanaço per farli fuori. A braccetto con queste due c’è la Germania, non solo perché a questi livelli i tedeschi ci sono sempre, ma perché hanno un parco di attaccanti e mezze punte da brividi: Götze, Özil, Schürrle, Draxler, Reus, Müller. Se impiegati a gara in corso, contro difese affannate, possono fare davvero male.
IN SECONDA FILA – Alle spalle del trio di testa, abbiamo piazzato un sestetto di Nazionali a cui abbiamo assegnato il voto di 7,5. Ottime formazioni, ma un gradino dietro rispetto alle “favorite”. Ciò non vuol dire che non possano puntare al titolo però. Guida il gruppetto, per forza di cose, l’Argentina, che metterà in campo l’attacco più forte del torneo: Messi, Higuaín, Agüero, Lavezzi e Palacio. Alzi la mano chi può far di meglio. Di contro, permangono i dubbi sulla tenuta degli altri reparti. Oltre all’Albiceleste, ci sono Francia, Inghilterra, Olanda e Italia e, in mezzo a queste “classiche”, la sorpresa Belgio. I Red Devils hanno una squadra giovane e terribile, guidata dal talento di Hazard e con un calendario teoricamente non impossibile.
LE OUTSIDER – In terza fila, un altro gruppo di 5 Nazionali, guidate da Portogallo e Uruguay. I lusitani hanno Cristiano Ronaldo, e questo potrebbe bastare a fargli vincere il Mondiale, ma è vero che oltre a CR7 c’è ben poco. In più, il fenomeno del Real Madrid non si trova in perfette condizioni fisiche, a causa di un’infiammazione al ginocchio, che si trascina da tempo. Stesso discorso per la Celeste di Tabárez: gli acciacchi di Suárez non fanno dormire sogni tranquilli, ma se Cavani riuscirà a trascinare la squadra agli ottavi, col rientro del numero 9 potrebbero aprirsi scenari inaspettati. Mezzo voto in meno alla Colombia. Nel pre-Mondiale in cui sembrano una costanza i guai fisici dei rispettivi bomber, ai Los Cafeteros è andata peggio, perché Radamel Falcao non ci sarà in Brasile. Ma attenzione: con gente come Cuadrado, Guarín, James Rodríguez e Jackson Martínez puoi fare grandi cose comunque. Fra le “outsider” anche la Croazia di Modrić e Mandžukić e la Costa d’Avorio, prima fra le africane, di Yaya Touré, Gervinho e Drogba.
LE SORPRESE – Finora abbiamo nominato soltanto squadre che hanno qualche chance di vittoria o di approdo alla finale. Fra le “sorprese”, invece, ci sono Nazionali che possono andare al di là delle aspettative, ma che difficilmente coltivano aspirazioni di massima gloria. In questo gruppo, ci sono otto selezioni (quattro europee, due africane, una sudamericana e un’asiatica) che superano abbondantemente la sufficienza. La Bosnia ed Erzegovina è al suo primo Mondiale, ma ci arriva con gente come Pjanić e Džeko, non proprio gli ultimi arrivati. Stesso discorso per il Cile di Vidal e Sánchez e il Camerun del “vecchietto” Samuel Eto’o. Queste tre sono quelle che più ci convincono, ma occhio alla Svizzera, alla Grecia, al Ghana e a Russia e Giappone, guidate da due tecnici italiani, Capello e Zaccheroni.
SENZA LODE, NÉ INFAMIA – Gruppetto nutrito, questo, che parte dalle retrovie e in cui ci sono compagini che si apprestano a giocare un torneo da guastafeste. Squadre che si sono guadagnate la sufficienza, ma che non possono andare al di là per evidenti limiti di organico. La più attrezzata, fra queste, ci sembra il Messico, che è sì reduce da qualificazioni da incubo (ha rischiato seriamente di non arrivarci in Brasile), ma nelle amichevoli pre-Mondiali è apparso in gran forma. La qualità di giocatori come Giovani dos Santos e Javier Hernández lascia ben sperare, ma il girone non è certo alla portata. Ecuador, Usa, Nigeria e Corea del Sud sono sullo stesso livello: grande corsa e forza atletica, ma la tenuta tattica? Completano il gruppo Algeria e Costa Rica, due oggetti semi-misteriosi, che si apprestano a giocare un Mondiale con la serenità di chi non ha nulla da perdere.
SENZA SPERANZE – Non ce ne vogliano i rispettivi tifosi di Australia, Honduras e Iran, ma queste tre Nazionali non reggono il confronto con le altre. Vuoi per mancanza d’esperienza, vuoi per l’assenza di giocatori di livello tecnico assoluto, ma queste tre formazioni sono seriamente candidate al ruolo di Cenerentole di Brasile 2014. I gironi in cui sono capitate, soprattutto i Socceroos, che se la vedranno con Spagna, Olanda e Cile, non lasciano troppo spazio alla fantasia. Ma il calcio, si sa, è bello perché imprevedibile e loro non hanno proprio nulla da perdere. Soprattutto per queste Nazionali e per le loro tifoserie, si può dire che è iniziata la festa.
Questa la griglia di partenza, con i voti assegnati dalla nostra redazione:
1 – SPAGNA – 8+
2 – BRASILE – 8
3 – GERMANIA – 8
4 – ARGENTINA – 7,5
5 – BELGIO – 7,5
6 – FRANCIA – 7,5
7 – INGHILTERRA – 7,5
8 – ITALIA – 7,5
9 – OLANDA – 7,5
10 – PORTOGALLO – 7+
11 – URUGUAY – 7+
12 – COLOMBIA – 7
13 – COSTA D’AVORIO – 7
14 – CROAZIA – 7
15 – BOSNIA ED ERZEGOVINA – 6,5
16 – CAMERUN – 6,5
17 – CILE – 6,5
18 – GHANA – 6,5
19 – GIAPPONE – 6,5
20 – GRECIA – 6,5
21 – RUSSIA – 6,5
22 – SVIZZERA – 6,5
23 – ALGERIA – 6
24 – COREA DEL SUD – 6
25 – COSTA RICA – 6
26 – ECUADOR – 6
27 – MESSICO – 6
28 – NIGERIA – 6
29 – USA – 6
30 – AUSTRALIA – 5,5
31 – HONDURAS – 5,5
32 – IRAN – 5
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