Verso Brasile 2014 – Le seconde linee dell’Inghilterra pareggiano con l’Ecuador (2-2)

Un’Inghilterra ricca di riserve pareggia 2-2 la sfida di Miami all’Ecuador, avversario più attrezzato del Perù recentemente affrontato ma sotto il livello di Italia e Uruguay, clienti scomodi del gruppo D. Apre Enner Valencia dopo 8′, impatta Rooney al 29′; nella ripresa solita girandola di cambi, vantaggio inglese con Lambert al 51′ ma eurogol di Arroyo al 69′, per il 2-2 definitivo. 

Ampio turnover da parte di Roy Hodgson, che opta per una squadra di seconde linee, perché assaggino il campo e le condizioni di umidità simili a quelle brasiliane. L’avvio è di marca ecuadoregna: Enner Valencia, calciatore del Pachuca, la sblocca colpendo di testa da cross dalla destra, presidio di un Milner in ritardo e poco adatto al ruolo. Colpita duro, la nazionale inglese reagisce e cerca la giocata in velocità, con Rooney che è il solito recupera palloni nella metà campo difensiva ma azzanna anche la porta, con l’aggressività e l’atteggiamento dei giorni migliori. A centrocampo, qualche difficoltà in contenimento per Lampard (capitano di giornata) e Wilshere, giocatori di qualità quando c’è da attaccare ma poco abituati a fare il lavoro sporco. Il pari arriva alla mezzora, quando da azione confusa sulla linea di porta Lambert la sporca e Rooney colpisce: il gol dell’attaccante del Manchester United rinfranca un gruppo che chiude in crescendo, tra gli spunti positivi di Oxlade-Chamberlain e le idee di Barkley.

Nella ripresa, benino ancora l’Inghilterra, spensierata nelle sue giovani leve, vogliose di conquistarsi il posto in squadra. Al 51′ Rickie Lambert, fresco di firma col Liverpool squadra dei suoi sogni, la impatta, su azione pregevole azione di Barkley: bello l’esterno dell’ormai ex Southampton, che dimostra di vedere la porta e tanta concretezza, dote utile in Coppa del Mondo. Il problema, per gli inglesi, è che il reparto difensivo fatica tantissimo, vuoi perché l’Ecuador gioca con una marcia in più, vuoi per gli automatismi ancora da oliare. Malissimo Milner, adattato da Hodgson terzino destro ma sempre in ritardo o a disagio in fase di contenimento. La partita, piacevole intrattenimento per i 21mila del “Sun Life Stadium”, la chiude il bel gol di Michael Arroyo a 20′ dalla fine: conclusione forte e precisa da fuori area, imprendibile per l’incolpevole Foster. Il 2-2, verdetto tutto sommato giusto di una gara utile a dare minutaggio a tutti ed abituarsi a certe condizioni climatiche, arriva con la solita girandola di cambi e l’insolito, trattandosi di un’amichevole, carico di tensioni: espulsi Antonio Valencia e Raheem Sterling, per la brutta reazione del Red Devil a un duro fallo dell’esterno inglese.

Vulnerabile in difesa specialmente a destra, la formazione dei Tre Leoni si è prodotta in azioni interessanti fatte di scambi sullo stretto e giocate per liberare l’uomo davanti al portiere, ma ha retto poco dietro, rimpiangendo il pacchetto difensivo titolare. Le sensazioni, come tipico di queste amichevoli pre-mondiali, sono in chiaroscuro. Ha arbitrato  Jair Murrufo della federazione statunitense.

ECUADOR-INGHILTERRA 2-2 (1-1)
Ecuador: Banguera; Paredes, Guagua, Erazo, Ayovi; Valencia A., Gruezo (90′ Saritama), Noboa (50’Méndez), Montero (68′ Arroyo); Valencia E. (83′ Ibarra), Caicedo. A disp.: Bone, Castillo, Ayovi J.,Bagüí, Martinez,Domínguez. All. Reinaldo Rueda
Inghilterra: Foster; Milner, Jones, Smalling, Shaw (74′ Stones); Lampard, Wilshere (86′ Lallana); Oxlade-Chamberlain (63′ Flanagan), Barkley (84′ Welbeck), Rooney (65′ Sterling); Lambert (84′ Henderson). A disp.: Forster. All. Roy Hodgson
Marcatori: 8′ Valencia E. (E), 29′ Rooney (I), 51′ Lambert (I), 70′ Arroyo (E)
Arbitro: Jair Murrufo (Stati Uniti)
Note: Ammoniti: nessuno. Espulsi: Valencia A. (E) e Sterling (I) al 79′. Spettatori: 21.534