Rugby internazionale: lo spettacolo dei test di giugno
Archiviati i campionati europei, il rugby è pronto a vivere la seconda finestra internazionale dell’anno, dopo il Sei Nazioni vinto dall’Irlanda davanti all’Inghilterra. Molti i temi in ballo, a partire dai lavori in vista della Coppa del Mondo 2015. Come d’abitudine in giugno, le formazioni del Vecchio Continente viaggeranno alla volta dell’Emisfero Sud, dove incontreranno le maggiori potenze mondiali.
Diversi dei top team europei daranno vita a delle serie contro avversari di grande calibro, con in palio buone indicazioni per il futuro ma anche una bella fetta di prestigio. Confrontarsi contro i migliori al Mondo permette ad una squadra di alzare il proprio livello, capire ciò che il gioco internazionale richiede ed aggiornarsi in vista della corsa iridata del prossimo anno: Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica non aspettano, migliorano costantemente e lanciano il guanto di sfida alle migliori compagini dell’Emisfero Nord.
Nel dettaglio, si preannuncia vibrante la serie tra All Blacks e Inghilterra. Gli inglesi, gli ultimi a battere i campioni del Mondo (nel 2012), difficilmente porteranno a casa la serie ma hanno bisogno di una prova positiva, con l’obiettivo minimo di 1 vittoria, o comunque di sconfitte con scarto basso. Solitamente, il XV neozelandese è una macchina che funziona alla perfezione, in grado di cambiare gli ingranaggi senza perdere in competitività, come mostrano le sue franchigie nel recente albo d’oro del Super Rugby. Occhio però all’Inghilterra, in netta crescita (ma forse in ritardo rispetto al ruolino di marcia), ad un passo dal successo nel Sei Nazioni: Farrell deve fare il salto di qualità definitivo in mediana e certi problemini rimangono, ma delle europee quella inglese è la speranza più concreta. Si inizia sabato 7 giugno ad Auckland, per proseguire a Dunedin il 14 giugno e Christchurch il 21. In particolare, per lo spettatore neutrale sarebbe il massimo se il match dell’ex Rugby League Park (ora AMI Stadium) fosse la sfida decisiva per decidere la serie, perché ne guadagnerebbe lo spettacolo.
Da non sottovalutare, decisamente, neanche la sfida tra Australia e Francia, potenze storiche del rugby mondiale, leggermente in crisi negli ultimi anni. Gli Wallabies, nel pieno della ricostruzione sotto la direzione dell’ex tecnico dei Reds Ewen McKenzie, necessitano di un’affermazione per non arrendersi al destino di terza forza dell’emisfero, mentre i francesi vivono l’eterno paradosso di nazionale espressione del campionato più ricco d’Europa, ma zeppo di stranieri. Non si può dire che la base da cui Phillipe Saint-Andre attinge sia piccola, ma restano le difficoltà; i Bleus, gli unici ad essersi imposti sull’Inghilterra nel Sei Nazioni 2014, sono stati schiacciati l’anno passato dalla Nuova Zelanda: un’esperienza dolorosa ma “allenante”, per usare un termine di moda nel recente dibattito calcistico.
Da valutare l’Irlanda, reduce dal successo continentale e attesa dalla serie con l’Argentina. I Pumas, freschi di ingresso nel Rugby Championship ma ancora lontani dal poter competere con Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica, si misureranno con un avversario ostico e già proiettato sul mondiale. Da valutare il fattore ambientale di una serie composta da 2 sole partite, a Resistencia e Tucumán. Dopo l’impegno con l’Irlanda, gli argentini ospiteranno la Scozia all’Estadio Mario Alberto Kempes di Cordoba, in un vero warm-up mondiale.
Elettrizzante il calendario del Sudafrica, che riceverà il Galles al Growthpoint Kings Park di Durban sabato 14. Una settimana dopo la seconda sfida, con in palio la serie e molto di più; interessante anche la sfida del 28 alla Scozia, che avrà macinato tanti chilometri, augurandosi di fare tanta esperienza.
Di chilometri ne macineranno anche gli Azzurri, che stavolta si sono tenuti lontani dalle potenze mondiali ma affronteranno delle trasferte mozzafiato. Si inizia al National Stadium di Suva, contro le Figi; si prosegue il 14 ad Apia (Samoa), città di 37 mila abitanti circa, stadio di casa di una nazionale ambiziosa ed inserita nella Pool B della Coppa del Mondo. L’Italia chiuderà il suo viaggio volando verso nord, per la sfida di Tokyo al Giappone, reduce dall’affermazione contro i samoani.
Test Match di giugno – Programma
Giappone-Samoa 33-14
Argentina-South America XV 40-0
Inghilterra-Barbarians 26-39
Figi-Italia
Nuova Zelanda-Inghilterra
Australia-Francia
Sudafrica-World XV
Kenya-Western Province
Argentina-Irlanda
Stati Uniti-Scozia
Eastern Province Kings-Galles
Samoa-Italia
Nuova Zelanda-Inghilterra
Australia-Francia
Namibia-Western Province
Sudafrica-Galles
Canada-Scozia
Argentina-Irlanda
Crusaders-Inghilterra
Argentina-Scozia
Giappone-Italia
Australia-Francia
Nuova Zelanda-Inghilterra
Sudafrica-Galles
Namibia-Blue Bulls
Pacific Barbarians-Tonga
Sudafrica-Scozia
Uruguay-British Columbia Bears