Verso Brasile 2014: la Nigeria
Trentadue Nazionali, un unico obiettivo: salire sul tetto del mondo e alzare al cielo la coppa. Lo stesso trofeo sollevato da grandi capitani come Casillas, Cannavaro, Cafu, Deschamps, Matthäus, Maradona, Zoff e Pelé. Proviamo a conoscere meglio ciascuna delle squadre partecipanti attraverso due appuntamenti giornalieri, uno alle 9 e uno alle 18. Manca poco al calcio d’inizio, meglio non farsi cogliere impreparati!
Oggi è il turno delle Super Aquile: la Nigeria.
AMARCORD MONDIALE
La Nigeria è una delle Nazionali africane di maggior prestigio. È alla sua quinta partecipazione ai Mondiali in vent’anni, avendo saltato l’edizione di Germania 2006. In Sud Africa e Giappone si fermò alla fase a gironi, dopo aver messo a segno un solo pareggio in entrambe le edizioni. Più lusinghiere le avventure a USA ’94 e Francia ’98, dove le Super Aquile centrarono gli ottavi: negli Stati Uniti, ci pensò Baggio a far tirare un sospiro di sollievo all’Italia, dopo i tempi supplementari; mentre oltralpe si arrese alla grande Danimarca, che diede filo da torcere persino al Brasile.
LA STRADA PER IL BRASILE
La Nigeria ha raggiunto il suo quinto Mondiale partendo dai preliminari africani. Il Gruppo F, che ha vinto, raccoglieva Malawi, Kenya e Namibia. I verdi non hanno mai dato lezioni di calcio, pur non avendo mai perso. Sebbene la prima stirata vittoria sulla Namibia e i due pareggi con le altre avversarie abbiano fatto sudare i tifosi, la qualificazione all’eliminatoria è arrivata in maniera netta. La sorte è poi stata benevola nel sorteggio del playoff, dove le Super Aquile hanno incontrato la sorprendente Etiopia, vincente nel girone del Sud Africa. Un totale di 4-1 ha fatto festeggiare l’accesso alla Coppa del Mondo.
LA DIFESA (Voto: 6)
Keshi schiera sempre una retroguardia a quattro, solida base per poi divertirsi a spostare le pedine avanzate a piacimento. La porta sarà affidata a Vincent Enyeama, veterano della Nazionale, rincalzato dai meritevoli Ejide e Agbim. A proposito di veterani, non può mancare il buon Joseph Yobo, nonostante una stagione travagliata che lo ha portato in prestito a Norwich. Altri nomi su cui Keshi farà sicuramente affidamento sono Elderson Echiéjilé, ora al Monaco dopo belle stagioni in Portogallo, il centrale del Celtic Efe Ambrose e la linea giovane del futuro, che risponde ai nomi di Oboabona, Egwuekwe e del ventenne Kenneth Omeruo.
IL CENTROCAMPO (Voto: 6)
Il centrocampo nigeriano è il reparto che detta i ritmi della partita e decide la strategia di gioco. Keshi può affidarsi a una mediana a tre in un 4-3-3 iper-veloce, oppure coprirsi le spalle con un 4-1-4-1 che punti ai ripiegamenti difensivi, con un mediano basso che giostri il pallone. John Obi Mikel lo conosciamo tutti, così come Onazi della Lazio, probabilmente titolari insieme a Victor Moses. Occhio però ai giovani rampanti in attesa di una possibilità, come Babatunde e Ramon Azeez.
L’ATTACCO (Voto: 6,5)
Forse il reparto maggiormente conosciuto, l’attacco appare anche il più qualitativo, con nomi di rinomata bravura. Innanzitutto, Emmanuel Emenike, un riferimento offensivo prolifico e continuativo, insieme al giovane Ahmed Musa del CSKA Mosca, con buona esperienza in Nazionale. Gli inglesi Odemwingie e Shola Ameobi scalpitano per un posto in campo, così come Uchebo e Nwofor, con poca esperienza in Nazionale, ma che hanno ben impressionato durante le amichevoli pre-convocazione.
Vincent Enyeama è capitano della Nigeria dalle mancate convocazioni di Joseph Yobo, che aveva a sua volta rilevato la fascia dal grande Nwankwo Kanu. Portiere di grande esperienza, ha difeso quest’anno la porta del Lille con grandi risultati, dopo aver girovagato per squadre nigeriane e israeliane, e le sue quotazioni di mercato sono in netta crescita. Sarà certamente l’estremo difensore titolare.
Attaccante prolifico e fisico, dalle prestazioni di Emmanuel Emenike dipenderà buona parte della storia nigeriana al Mondiale di Brasile. Autore di 12 gol nella Super Lig turca con il Fenerbahçe, neo-campione di Turchia, a cui è passato l’estate scorsa per 11 milioni di euro dallo Spartak Mosca, Emenike sarà sicuramente un titolare inamovibile di mister Keshi. Il suo strapotere fisico e il suo carattere mai domo saranno essenziali.
IL COMMISSARIO TECNICO
Ex difensore in Belgio, Francia e USA, Stephen Keshi è il tecnico della Nazionale nigeriana dal 2011. Pur non avendo mai allenato una formazione professionista, è subito diventato c.t. del Togo e poi del Mali, prima di ricongiungersi alla rappresentativa del Paese natale. Sotto la guida del tecnico classe ’62, la Nigeria ha vinto la Coppa d’Africa 2013, mostrando padronanza del campo, velocità e gioco piacevole e brioso. Nominato miglior allenatore africano del 2013, crede nella difesa a quattro e punta sull’allargamento del gioco.
LA FORMAZIONE TIPO (4-3-3)
Enyeama (c); Omeruo, Oboabona, Ambrose, Elderson; Moses, Obi Mikel, Onazi; Odemwingie, Emenike, Musa.
VOTO GLOBALE: 6
La Nigeria sarà sicuramente piacevole da vedere, rapida nel gioco e probabilmente metterà in difficoltà tutte le avversarie. La stessa Argentina, compagna di girone dei nigeriani da diverse edizioni, potrebbe trovarsi spiazzata da qualche verticalizzazione per le ali o dalle sgroppate dei velocisti di turno. La truppa di Keshi è giovane, motivata e frizzante. In Coppa d’Africa ha dimostrato che l’eclissi del calcio nigeriano è finita. Le Super Aquile sono pronte a volare di nuovo alto.
http://www.youtube.com/watch?v=3ycEacCyTSU
Video: le reti di Moses e Obinna nella gara di ritorno dei play-off contro l’Etiopia, che hanno permesso alle Super Aquile di strappare il pass per Brasile 2014.