Che non sarebbe stata una una gara a punteggio basso, lo immaginavano tutti: troppo esplosiva Milano, troppo a trazione anteriore Sassari. Gara1 di semifinale è stata intensa e spumeggiante, ma tutt’altro che priva di agonismo. Dopo un primo tempo a strappi, con Sassari a comandare ma senza riuscire a trovare mai l’allungo decisivo.
La cronaca parla chiaro: metro arbitrale non necessariamente casalingo (fischiati due falli a Langford nel breve volgere di due minuti e mezzo), primo tempo con i cugini Diener a creare e realizzare, fino al canestro del sorpasso sulla sirena: tiro ad alto coefficiente di difficoltà, scagliato da Drake, che vale i due punti del vantaggio ospite a metà gara: 50-51.
Nel secondo tempo, ovviamente, le maglie della difesa si stringono un po’: impresa difficile per Sassari, che regge comunque fino a tutto il terzo periodo, e invece più nelle corde dell’Olimpia. Finisce 95-84, con Alessandro Gentile (assente in gara5 dei quarti, contro Pistoia) a spaccare la partita giocando da ala forte tattica.
Alla fine saranno 23 punti per il capitano milanese, tanti quanti Samuels (che mette insieme anche 8 rimbalzi: plus/minus positivo di 18 punti) e tre più di Langford. Per i sardi, 19 punti di Drake Diener, 17 di Caleb Green e 13 di Travis Diener; considerando che i due cugini hanno segnato solo 8 punti negli ultimi 20 minuti di gioco, è facile capire dove Milano abbia agito meglio difensivamente.
Da segnalare la presenza in tribuna di Danilo Gallinari, applaudito e accolto dal pubblico milanese come se fosse ancora con la maglia delle scarpette rosse.