Trentadue Nazionali, un unico obiettivo: salire sul tetto del mondo e alzare al cielo la coppa. Lo stesso trofeo sollevato da grandi capitani come Casillas, Cannavaro, Cafu, Deschamps, Matthäus, Maradona, Zoff e Pelé. Proviamo a conoscere meglio ciascuna delle squadre partecipanti attraverso due appuntamenti giornalieri, uno alle 9 e uno alle 18. Manca poco al calcio d’inizio, meglio non farsi cogliere impreparati!
Continuiamo oggi con le Stelle Nere dell’Africa, il Ghana.
AMARCORD MONDIALE
La Nazionale del Ghana è alla sua terza partecipazione alla fase finale di un Mondiale. La prima fu nel 2006 in Germania, dove la selezione africana, guidata dal serbo Ratomir Dujković, arrivò agli ottavi di finale e venne battuta 3-0 dal Brasile. In Sudafrica nel 2010 la squadra, guidata da Milovan Rajevac, raggiunse i quarti di finale dove venne eliminata ai rigori dall’Uruguay in una partita quasi epica.
LA STRADA PER IL BRASILE
Il Ghana si è qualificato ai Mondiali brasiliani vincendo il gruppo D della CAF con 15 punti, seguito dallo Zambia con 11, dal Lesotho con 5 e dal Sudan con 2. Ciò ha permesso alle Black Stars di avanzare alla fase successiva dove ha liquidato l’Egitto con un punteggio complessivo di 7-3. Il Ghana, nella fase di qualificazione, ha segnato 25 gol e ne ha subiti solo 6, dimostrandosi la squadra africana con il maggior numero di gol all’attivo. Attualmente occupa il 38° posto nel ranking FIFA.
LA DIFESA (Voto: 6)
In porta, le Black Stars dovrebbero affidarsi ad Adam Kwarasey, portiere dello Strømsgodset, squadra norvegese, con Adams o Dauda pronti a subentrare. La difesa è di solito a quattro e schiera due giovani come Inkoom (che gioca in Grecia nel Platanias) e Afful (che gioca nell’Esperance in Tunisia). Fanno da contraltare uomini come Opare (Standard Liegi) e i “francesi” Boye e Mensah. La difesa è complessivamente molto giovane e potrebbe pagare in termini di esperienza internazionale.
IL CENTROCAMPO (Voto: 7)
Il centrocampo è il punto di forza del Ghana. Gente come Michael Essien, Sulley Ali Muntari, Kwadwo Asamoah e Emmanuel Agyemang Badu non ha bisogno di grosse presentazioni, visto che si tratta di volti noti per i tifosi italiani. Questi calciatori farebbero comodo a chiunque, dato che sanno unire fisicità e grande temperamento a tecnica e senso del gol. Sugli esterni, completano il reparto giocatori come André Ayew del Marsiglia e Christian Atsu del Vitesse, due schegge veloci, tecniche e aggressive. Attenzione, infine, a Wakaso Mubarak, ala che milita nel Rubin Kazan e che, a soli 23 anni, è uno dei prospetti più interessanti del movimento ghanese. Esploso con la maglia del suo Paese nella Coppa d’Africa 2013, Wakaso ha già messo a segno 7 gol in sole 16 presenze.
L’ATTACCO (Voto: 6,5)
In attacco la parte del leone la fa Asamoah Gyan, esperto attaccante che gioca nella squadra araba dell’ Al-Ain. A segno sia in Germania che in Sud Africa, il numero 3 del Ghana è il capocannoniere ai Mondiali per il suo Paese. Nel tridente d’attacco, trovano posto anche Kevin-Prince Boateng, vecchia conoscenza italiana, e Jordan Ayew, attaccante del Sochaux. Scalpita in panchina Abdul Majeed Waris (Valenciennes).
IL CAPITANO
LA STELLA
IL COMMISSARIO TECNICO
LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1)
Kwarasey; Inkoom, Mensah, Boye (Sumaila), Afful; Muntari (Badu), Essien; Atsu, Boateng, Asamoah (A. Ayew); Gyan (J. Ayew).
VOTO GLOBALE: 6,5
Il Ghana è una formazione ormai alla terza partecipazione e, se da un lato ha il problema dell’età media della squadra molto bassa, dall’altro ha la compattezza che l’ha fatta emergere nella CAF. Il problema è che è inserita in un girone di ferro, dove sarà quasi impossibile spuntarla su Germania e Portogallo. Sarebbe già un successo se si qualificasse agli ottavi.
Video: le immagini dell’incredibile 6-1 con cui il Ghana ha schiantato l’Egitto nell’andata dei play-off della zona CAF.