Home » Verso Brasile 2014: la Croazia

Trentadue Nazionali, un unico obiettivo: salire sul tetto del mondo e alzare al cielo la coppa. Lo stesso trofeo sollevato da grandi capitani come Casillas, Cannavaro, Cafu, Deschamps, Matthäus, Maradona, Zoff e Pelé. Proviamo a conoscere meglio ciascuna delle squadre partecipanti attraverso due appuntamenti giornalieri, uno alle 9 e uno alle 18. Manca poco al calcio d’inizio, meglio non farsi cogliere impreparati!
Questa volta è il turno delle Fiamme: la Croazia.

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AMARCORD MONDIALE
La storia della nazionale croata nel Campionato Mondiale è per forza di cose molto breve e si limita agli avvenimenti recenti, visto che l’indipendenza nazionale è arrivata solo nel 1991. In virtù di ciò, l’esordio avvenne nella competizione francese del 1998, dopo aver mancato la qualificazione nel 1994. E fu un esordio memorabile, visto che arrivò un terzo posto dopo la sconfitta con i padroni di casa in semifinale. Le altre partecipazioni invece (2002 e 2006) hanno visto i croati fermarsi già ai gironi di qualificazione.

LA STRADA PER IL BRASILE
Il cammino croato nelle qualificazioni non è stato facile, nel Girone A della zona europea. I croati, infatti, sembravano partire favoriti nel girone, rispetto a Belgio e Serbia, ma i diavoli rossi si sono rivelati avversario ostico nel cammino di qualificazione. In più, i biancorossi, dopo un eccellente inizio caratterizzato da 16 punti in 6 partite, ha patito a sorpresa la prima sconfitta in casa contro la Scozia. Nelle tre restanti partite, i croati hanno preso soltanto un punto con la Serbia, cedendo al Belgio in casa e di nuovo alla Scozia. Tutto ciò ha costretto Modric e compagni ai playoff, dove il sorteggio gli ha opposto come avversario l’Islanda, che è stata superata grazie al 2-0 casalingo firmato da Mandžukić e Srna, dopo che l’andata in Islanda era terminata a reti bianche.

LA DIFESA (Voto: 6,5)
Il reparto difensivo dei croati durante le qualificazioni si è sempre schierato a 4 e in questo Mondiale è lecito pensare che il tecnico Kovač continuerà su questa strada. A complicare i piani del tecnico croato, però, ci sarà la defezione dello squalificato Simunić, che salterà il la rassegna iridata. Al centro, quindi, ad affiancare Ćorluka ci dovrebbe essere Dejan Lovren. La qualità però abbonda soprattutto sulle fasce, dove partono favoriti per il ruolo di titolari i veterani Pranjić e Srna, ma le alternative non mancano, a partire dal genoano Vrsaljko (che però viene da un infortunio, che lo ha tenuto fuori a lungo), per arrivare a Domagoj Vida. Tra i pali invece  sarà ancora l’esperto Stipe Pletikosa a disimpegnarsi, con Subašić pronto a subentrare in caso di problemi.

IL CENTROCAMPO (Voto: 7)
Forse è il reparto più forte della Croazia, ma è anche quello nel quale sarà difficilissimo per mister Kovač trovare la quadratura tattica. La qualità infatti è tanta, ma scarseggiano i giocatori in grado di dare equilibrio al reparto. Kovač è solito affidarsi a due giocatori a davanti alla difesa e tre dietro l’unica punta, ma con due “mediani” come Rakitić e Modrić, il rischio è che ci si trovi con tanta inventiva e poca copertura. Il tecnico potrebbe quindi provare ad affidarsi anche a  Vukojević, per portare un po’ più di sostanza alla mediana. Discorso diverso invece per Kovačić, che finora in Nazionale ha giocato prevalentemente da trequartista, risultando tra l’altro decisivo con una gran prestazione contro l’Islanda. Perisić, Olić e Sammir si giocano invece i posti da ali.

L’ATTACCO (Voto: 7)
La stella del reparto offensivo è senza ombra di dubbio Mandžukić, attaccante completo, sia dal punto di vista fisico che tecnico, in grado di fare reparto da solo. E così sarà molto probabilmente, visto che Kovač predilige gli schemi con un solo terminale offensivo. Le alternative al centravanti del Bayern comunque non mancano, visto che oltre a lui ci sono giocatori come l’affidabilissimo Jelavić o anche l’ex Arsenal Eduardo. Ci sono anche Olić e Rebić, ma loro sembrano indiziati più che altro per contendersi un ruolo tra le mezzepunte in appoggio a Mandžukić che, tra le altre cose, è stato anche il capocannoniere dei suoi durante le qualificazioni con 4 gol.

IL CAPITANO
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Il capitano è Darijo Srna, esterno destro di difesa, all’occorrenza in grado di giocare a centrocampo. Una vera leggenda per i croati, visto che detiene il record di presenze con la Nazionale in virtù dei suoi 111 caps. Srna ha debuttato in nazionale nel 2002 e da allora non ne è più uscito, forte di una capacità di corsa abbinata a una buona tecnica di calcio che ne fanno un pericolo costante con i suoi cross dal fondo.

LA STELLA
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Le speranze di ben figurare poggeranno inevitabilmente su Luka Modrić, nonostante nella Croazia di buone individualità ce ne siano molte. Il centrocampista in forza al Real, infatti, sembra avere ormai trovato una maturità tale da renderlo una stella di livello mondiale. Pare proprio che il motore in grado di far rendere al meglio la squadra sarà lui, visto che Kovač gliela ha costruita intorno, per sfruttare appieno il suo talento. Dalle sue prestazioni dipende molto del Mondiale della Nazionale dalla maglia a scacchi.

IL COMMISSARIO TECNICO
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Il Nome di Niko Kovač è noto sicuramente agli appassionati di calcio, visto che si tratta di uno dei giocatori migliori della storia della Croazia. Se però la sua carriera calcistica è stata luminosa e contraddistinta da esperienze in diverse squadre tedesche di primo piano (Bayern e Leverkusen su tutte), quella da allenatore è ancora tutta da scoprire. Quella alla guida della nazionale croata infatti, è la prima esperienza da allenatore di Kovač, se si eccettua un breve tirocinio nell’Under 21. Il suo impatto sui giocatori croati è tutto da scoprire, ma di certo nella sua esperienza da calciatore ha avuto a che fare con grandi nomi altisonanti come Daum, Hitzfeld o Trapattoni. Di certo, i modelli da cui prendere ispirazione non gli sono mancati.

LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1)
Pletikosa; Srna, Lovren, Ćorluka, Pranjić; Rakitić, Modrić; Perisić, Kovačić, Olić; Mandžukić.

VOTO GLOBALE: 7
Il girone designato per la Croazia lascia senza dubbio la possibilità agli uomini di Kovač di puntare al passaggio del turno. Il Gruppo A, infatti, oltre a contenere i temibilissimi padroni di casa, ospita anche Messico e Camerun, squadre che partono alla pari con i croati sulla carta, se non qualche gradino più sotto. Se Kovač riesce a trovare in fretta una buona formula e a metterla a punto, i croati potrebbero tentare di togliersi diverse soddisfazioni durante il torneo.

Video: la rete di Darijo Srna, siglata contro l’Islanda, nella partita nella quale la Croazia ha strappato il biglietto per il Brasile.