Home » Verso Brasile 2014: la Costa d’Avorio

Trentadue Nazionali, un unico obiettivo: salire sul tetto del mondo e alzare al cielo la coppa. Lo stesso trofeo sollevato da grandi capitani come Casillas, Cannavaro, Cafu, Deschamps, Matthäus, Maradona, Zoff e Pelé. Proviamo a conoscere meglio ciascuna delle squadre partecipanti attraverso due appuntamenti giornalieri, uno alle 9 e uno alle 18. Manca poco al calcio d’inizio, meglio non farsi cogliere impreparati! Questa volta è il turno degli Elefanti: la Costa d’Avorio.

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AMARCORD MONDIALE
Quella a Brasile 2014 sarà la terza partecipazione complessiva della nazionale della Costa d’Avorio a un Mondiale. La storia degli Elefanti alla rassegna iridata è recente, visto che la prima qualificazione assoluta della selezione africana è arrivata solamente nel 2006 e seguita da quella a Sudafrica 2010. Inseriti nel Gruppo C assieme a Colombia, Grecia e Giappone, finora gli arancioni non hanno mai superato la soglia della fase a gironi, venendo sempre eliminati dopo le prime tre gare. Unico trofeo presente nella bacheca della Costa d’Avorio rimane la conquista della Coppa d’Africa, avvenuta nell’ormai lontano 1992.

LA STRADA PER IL BRASILE
La qualificazione al Mondiale è arrivata in maniera abbastanza agevole. La nazionale ivoriana ha letteralmente dominato il proprio girone, il C, schiantando uno dopo l’altro Marocco, Tanzania e Gambia; Drogba e compagni hanno totalizzato 14 punti, frutto di 4 successi e 2 pareggi. Senza storia anche il play-off disputato contro una squadra temibile come il Senegal; gli Elefanti hanno prima vinto 3-1 la gara disputata in casa e poi pareggiato 1-1 in trasferta (partita giocata sul campo neutro del Mohamed V di Casablanca), eliminando i rivali senegalesi e staccando così il pass per la rassegna iridata.

LA DIFESA (Voto: 6,5)
Il reparto difensivo della selezione ivoriana potrà contare sull’esperienza di giocatori cresciuti calcisticamente in diversi campionati europei. In porta dovrebbe esserci Boubacar Barry; il trentaquattrenne estremo difensore del Lokeren è considerato uno dei migliori portieri del continente africano e rappresenta una vera e propria colonna della Costa d’Avorio al pari del compagno di reparto Kolo Touré. Il calciatore del Liverpool dovrebbe guidare una retroguardia schierata a quattro in cui dovrebbero trovare spazio anche Zokora e Bamba, entrambi giocatori del Trabzonspor. Buone chance di scendere in campo anche per il ventunenne del Tolosa Aurier, mentre potrebbero iniziare dalla panchina gli esperti Djakpa dell’Eintracht Francoforte e Boka dello Stoccarda. Anagraficamente parlando, la retroguardia ivoriana rappresenta il reparto più anziano di una rosa ormai non più giovanissima.

IL CENTROCAMPO (Voto: 7)

Leader e stella indiscussa del centrocampo della Costa d’Avorio sarà Yaya Touré; il fenomenale calciatore del Manchester City è un punto fermo della selezione del CT Lamouchi: la sua duttilità tattica e la sua presenza in fase realizzativa potrebbero rappresentare l’arma vincente di un reparto che potrà contare anche sull’esperienza di un altro veterano come Cheick Tioté, ventisettenne giocatore del Newcastle. Accanto al centrocampista dei Magpies non ci sarà Romaric, non convocato a sorpresa; l’assenza dell’ex Siviglia rappresenta una chance in più per mettersi in evidenza sia per Gradel del Saint Etienne che Serey Die, ventinovenne centrocampista del Basilea, entrato forse troppo tardi nel giro della Nazionale. Presente anche Ya Konan dell’Hannover, calciatore molto pericoloso anche in fase d’attacco.

L’ATTACCO (Voto: 7,5)
Quello avanzato è certamente il reparto più forte della Costa d’Avorio. Il commissario tecnico Lamouchi potrà contare su calciatori dalle indiscutibili capacità tecniche, capaci di mettere in difficoltà qualsiasi retroguardia e guidare la selezione ivoriana almeno verso la fase a eliminazione diretta. Capitan Drogba è una garanzia; bandiera degli Elefanti, il bomber del Galatasaray è certamente uno degli uomini più rappresentativi degli arancioni. Alle spalle dell’ex Chelsea, tuttavia, scalpitano Giovanni Sio e Wilfried Bony, pronti a giocarsi le proprie chance per una maglia da titolare in un torneo che potrebbe rappresentare per loro una vetrina internazionale davvero importante. Occhio anche a Gervinho: dopo una stagione giocata ad altissimi livelli nella Roma, l’esterno d’attacco ivoriano vorrà ripetere con la maglia della sua Nazionale le ottime prestazioni offerte agli ordini di mister Garcia. A completare il reparto d’attacco ci saranno il sempreverde Salomon Kalou e Matis Bolly.

IL CAPITANO
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Leader carismatico e calciatore dalle indiscusse doti fisiche e tecniche, Didier Drogba dovrebbe essere ancora una volta la punta di diamante della selezione ivoriana, squadra nella quale ha esordito nell’ormai lontano settembre 2002. Brasile 2014 sarà il terzo Mondiale disputato dall’ex bomber del Chelsea, ora al Galatasaray; una storia lunga, 99 partite condite da 63 gol, quella tra il trentaseienne capitano e la sua Nazionale. Drogba è già nella storia calcistica della Costa d’Avorio: sua la prima storica rete degli Elefanti in un torneo iridato, quello messo a segno contro l’Argentina nel 2006 nella gara d’esordio assoluto in un Mondiale della Costa d’Avorio.

LA STELLA
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Calciatore africano dell’anno delle ultime tre stagioni, Yaya Touré è certamente la stella di una Nazionale che vorrà finalmente dimostrare tutto il suo valore anche al di fuori dei confini del Continente Nero. Il centrocampista del Manchester City è un giocatore completo: duttile tatticamente, può ricoprire qualsiasi ruolo della mediana, inventandosi, all’occorrenza, anche trequartista. Dotato di una forza fisica prorompente, Touré rappresenta un’ottima alternativa anche sui calci da fermo, specialità nella quale si sta affermando negli ultimi anni. Cresciuto calcisticamente in Europa (tra le altre, Olympiakos, Monaco e Barcellona), è universalmente riconosciuto come uno dei centrocampisti più forti del mondo. È uno dei veterani della Costa d’Avorio, con la cui maglia ha disputato finora 86 gare mettendo a segno 16 reti.

IL COMMISSARIO TECNICO
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Il commissario tecnico della Costa d’Avorio è una vecchia conoscenza del calcio italiano. Si tratta dell’ex centrocampista di Parma, Inter e Genoa Sabri Lamouchi. Quella sulla panchina degli Elefanti è la prima avventura in assoluto come allenatore del tecnico francese; il quarantaduenne CT è alla guida della Costa d’Avorio dal maggio 2012 e l’ha condotta durante la fallimentare spedizione degli arancioni alla Coppa d’Africa 2013, quando, partiti coi favori del pronostico per la vittoria finale, gli ivoriani vennero eliminati ai quarti di finale dalla Nigeria, futura vincitrice di quel torneo. Lamouchi dovrebbe schierare la sua squadra con un modulo offensivo, un 4-2-3-1 in cui Drogba dovrebbe essere il terminale d’attacco.

LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1)
Barry; Aurier, Kolo Touré, Bamba, Zokora; Tioté, Dié (Gradel); Gervinho, Yaya Touré, Kalou (Bony); Drogba.

VOTO GLOBALE: 7
Giunta alla sua terza partecipazione a un campionato del mondo, la Costa d’Avorio vorrà finalmente scrollarsi di dosso l’appellativo di eterna incompiuta del calcio africano, provando almeno ad accedere alla fase a eliminazione diretta, obbiettivo finora mai centrato. Formata da un gruppo di ottimi elementi, la selezione del CT Lamouchi potrebbe essere una delle squadre da tener maggiormente sott’occhio, vista anche la qualità non eccelsa del proprio girone. Gli Elefanti dovrebbero giocarsi il passaggio del turno con il Giappone di mister Zaccheroni e la Colombia, mentre la Grecia sembra essere un gradino dietro rispetto alle sue avversarie.

Video: alcune giocate di Gervinho, è lui uno dei giocatori più imprevedibili della Costa d’Avorio.