Verso Brasile 2014: il Camerun
Trentadue Nazionali, un unico obiettivo: salire sul tetto del mondo e alzare al cielo la coppa. Lo stesso trofeo sollevato da grandi capitani come Casillas, Cannavaro, Cafu, Deschamps, Matthäus, Maradona, Zoff e Pelé. Proviamo a conoscere meglio ciascuna delle squadre partecipanti attraverso due appuntamenti giornalieri, uno alle 9 e uno alle 18. Manca poco al calcio d’inizio, meglio non farsi cogliere impreparati!
Oggi analizzeremo i Leoni Indomabili: il Camerun.
AMARCORD MONDIALE
Il Camerun è sempre stato un ospite frequente dei Mondiali e ha ottenuto quest’anno la seconda qualificazione consecutiva. I leoni indomabili hanno mosso i primi passi ai Mondiali nel 1982, in Spagna, dove non riuscirono a raggiungere il secondo turno, ma abbandonarono la competizione da imbattuti, con tre pareggi. Il risultato migliore ottenuto dal Camerun in un Mondiale è quello del 1990, quando vennero trascinati da Roger Milla fino ai quarti di finale. Quella di Brasile 2014 sarà la settima apparizione nella competizione.
LA STRADA PER IL BRASILE
Il cammino verso i Mondiali non è stato in discesa per il Camerun di Finke: i leoni hanno superato da primi un girone composto da Libia, Repubblica Democratica del Congo e Togo. Dopo la delusione della Coppa d’Africa, a cui la squadra di Finke non è riuscita a partecipare, il Camerun ha sentito molta pressione in vista delle qualificazioni e ha faticato non poco nelle gare in trasferta. La sconfitta per 2-1 con la Libia e il pareggio con il Congo hanno complicato la vita ai leoni, che sono riusciti a passare ai play-off all’ultima giornata con un 1-0 proprio contro i libici. Dopo lo 0-0 dell’andata dello spareggio con la Tunisia, il Camerun ha ottenuto l’accesso ai Mondiali vincendo con un secco 4-1 a Yaoundé, grazie alle reti di Webó, Moukandjo e la doppietta di Makoun.
LA DIFESA (Voto: 6)
Le nazionali africane hanno sempre proposto un gioco molto fisico e veloce, ma spesso hanno mostrato problemi dal punto di vista tattico. La difesa del Camerun rappresenta il punto debole della squadra e raggiunge una piena sufficienza solo grazie alla presenza di giocatori esperti e capaci di dominare sui palloni alti. Il portiere Itandje si è meritato la convocazione dopo un’ottima stagione al Konyaspor e riesce a dare una discreta sicurezza al reparto. Rocciosa la coppia di centrali titolare, composta da Chedjou e N’koulou; possibile sostituto sarà Nounkeu, reduce da una stagione complicata con il Beşiktaş. Come terzini il Camerun dispone di Bedimo e dell’esperto Assou-Ekotto.
IL CENTROCAMPO (Voto: 6,5)
Il centrocampo dei leoni vale il soprannome dato alla squadra. Giocatori come Song, Makoun e M’Bia potrebbero dare filo da torcere a molti avversari, con la loro grande capacità di rubare palla e la loro potenza fisica. Manca però qualità e altri convocati come Enoh, appena retrocesso con l’Antalyaspor, e N’guémo non aiuteranno da questo lato.
L’ATTACCO (Voto: 7)
Non ci sono dubbi, il settore che potrebbe fare la differenza nelle partite del Camerun è proprio l’attacco. Non a caso qui troviamo la stella e il capitano della squadra: Samuel Eto’o alza il livello offensivo del Camerun e darà sicuramente l’anima in questo suo ultimo Mondiale. Stagione molto positiva anche per alcuni elementi come Choupo-Moting, 10 gol con la maglia del Mainz, e Aboubakar, ben 16 gol con il Lorient. Da non dimenticare Webó, decisivo quest’anno nella conquista del campionato da parte del Fenerbahçe. Un settore veloce e pungente, su cui Finke punterà molto.
IL CAPITANO
Sarà proprio Samuel Eto’o il capitano del Camerun, nonostante i moltissimi scontri che ci sono stati tra il campione del Chelsea e la Nazionale. Eto’o rappresenta una delle stelle più importanti del Mondiale ed è un giocatore fondamentale per i leoni con le sue 113 presenze e i suoi 54 gol. Eletto quattro volte giocatore africano dell’anno, ha vinto moltissimo in carriera, raggiungendo l’apice con il triplete interista.
LA STELLA
Alex Song è l’unico membro del Camerun ad aver partecipato a tutte le partite delle qualificazione. Finke lo considera un elemento indispensabile e fondamentale; il centrocampista classe ’87 rappresenta dunque, insieme a Eto’o, l’anima dei leoni. Arrivato al Barcellona nel 2012, quest’anno è stato utilizzato poco dai blaugrana (solo 16 presenze tra campionato e coppe) e vorrà riscattarsi nel Mondiale. Giocatore versatile, in grado anche di difendere, stringe le chiavi del centrocampo del Camerun.
IL COMMISSARIO TECNICO
Volker Finke è alla guida del Camerun dal maggio del 2013. Ha iniziato la sua carriera da allenatore in Germania, allo Stelingen, ed è conosciuto soprattutto per il lungo periodo passato da tecnico del Friburgo, con cui raggiunse uno storico terzo posto. Dopo una parentesi all’Urawa, squadra giapponese, e al Colonia, è rimasto fermo per due anni fino all’attuale ruolo di tecnico dei leoni. Finke ha sempre voluto dare un gioco ragionato alle proprie squadre: i giocatori devono usare la testa e le individualità non sono importanti. Spesso le sue squadre attaccano per vie centrali, sfruttando gli spazi concessi dagli avversari.
LA FORMAZIONE TIPO (4-3-3)
Itandje; Assou-Ekotto, Chedjou, N’koulou, Nyom; Song, M’Bia, Makoun; Aboubakar, Choupo-Moting, Eto’o.
VOTO GLOBALE: 6,5
Il Camerun è considerato una delle formazioni africane più forti in questo Mondiale, forse inferiore solo alla Costa d’Avorio. Il girone A, composto da Brasile, Croazia e Messico, potrebbe però creare diversi problemi alla truppa di Finke, che andrà alla caccia del miracolo nel tentativo di raggiungere almeno un secondo posto. Con una difesa che concede molto e un Eto’o non ai livelli del passato, Finke potrebbe doversi accontentare di arrivare terzo.
http://www.youtube.com/watch?v=3aMds0knSk4
Video: la sintesi di Camerun-Tunisia 4-1.