Il Giro d’Italia 2014 affronta il primo dei suoi “giorni verità“. La dodicesima tappa, infatti, potrebbe fortemente condizionare la classifica finale di questa edizione della Corsa Rosa. La frazione è una cronometro individuale di 41,9 chilometri, tutta da disputare nel cuneese con partenza a Barbaresco e arrivo a Barolo. Una prova contro il tempo dall’altimetria mossa. La “cronometro dei vini” – così definita in quanto sia nella località di partenza che quella di arrivo vengono prodotti vini rinomati in tutto il mondo – inizia con 12,6 km di strada tutta in leggera salita che porta al Gran Premio della Montagna di 4a categoria di Boscasco. Poi 8 chilometri di discesa (con alcuni tratti molto tecnici) che precedono un tratto pianeggiante di 13,6 chilometri, dove i corridori svilupperanno la loro massima velocità. Quando al traguardo mancheranno 7,9 chilometri, la strada torna a salire con una pendenza del 4% verso Castiglione Falletto. Un breve tratto di falsopiano, poi ai meno 3 chilometri ha inizio un’insidiosa discesa di poco più di un chilometro con pendenza del -10% e punte del -12%. I “girini” arriveranno così lanciati all’ultimo strappo che porta al traguardo, 1,5 km al 4,2% di pendenza media. Una cronometro dove non occorrerà quindi essere specialisti puri, ma dove la corretta distribuzione dello sforzo sarà il discriminante fondamentale per fornire un’ottima prestazione. Quello che spera Cadel Evans. L’attuale Maglia Rosa sa benissimo di avere tra le mani una carta importante da giocare, per ampliare il proprio vantaggio in classifica nei confronti degli avversari, in particolar modo dei colombiani Uran e Quintana, meno dotati dell’australiano della BMC nelle prove contro il tempo. Vedremo se, nella cronometro dei vini, Evans riuscirà a inebriare i suoi tifosi.