Il Giro d’Italia 2014 affronta la sesta tappa, la Sassano-Montecassino di 257 chilometri (al posto dei previsti 247 chilometri a causa dell’aggiramento di una frana sul percorso originale tra Pertosa e Auletta). Si tratta del secondo arrivo in salita di questa edizione della Corsa Rosa. Ma, a differenza di quello di ieri di Viggiano (CLICCA QUI PER LA CRONACA DELLA TAPPA DI IERI), quello odierno dovrebbe provocare maggior selezione tra gli uomini di classifica. Fino all’inizio dell’ascesa finale, la frazione è praticamente pianeggiante, eccezion fatta per il Gran Premio della Montagna di 4a categoria che porterà i “girini” a Cava de’ Tirreni. Una salita semplicissima, con cima posta a 112,8 chilometri dalla partenza. Poi, tanta pianura fino al punto in cui al traguardo mancheranno 8 chilometri e 650 metri, quando ha inizio l’ascesa verso il traguardo di Montecassino. Una salita, classificata Gran Premio della Montagna di 2a categoria, pedalabile dato che presenta una pendenza media del 5,1% con una punta massima del 10% all’inizio. Però, considerata la lunghezza, i corridori che puntano alla Maglia Rosa di Trieste potrebbero già cominciare a rendere la corsa dura. E in particolare, gli attacchi sono attesi da chi è rimasto indietro in classifica dopo la cronosquadre iniziale di Belfast, come lo spagnolo Joaquim Rodríguez (Katusha) e il canadese Ryder Hesjedal (Garmin-Sharp). Difficile che Micheal Matthews (Orica-GreenEdge) possa difendere la sua Maglia Rosa, dopo averlo fatto egregiamente ieri. Se i grandi accenderanno la miccia, per l’australiano ci saranno ben poche speranze di mantenere il simbolo del primato. In quel caso, gli appassionati potranno godersi un gran bello spettacolo lungo i tornanti che portano al traguardo posto ai piedi dell’abbazia benedettina. Il primo grande spettacolo di questa edizione del Giro d’Italia.