Il Giro d’Italia 2014 riparte da Taranto per arrivare a Viggiano, per una quinta tappa lunga 200 chilometri. Dopo tre arrivi in volata, è il turno del primo traguardo in salita di questa edizione della Corsa Rosa. Dopo un primo tratto pianeggiante, i corridori affronteranno la prima ascesa della giornata, il Valico di Serra San Chirico, Gran Premio della Montagna di terza categoria. La vetta è posta a 64,6 chilometri dall’arrivo. Poi, un lungo falsopiano in discesa che precede gli ultimi 20 chilometri di gara, dove i “girini” dovranno scalare le due ascese che portano a Viggiano, entrambe classificate di quarta categoria. Quella che porta al traguardo è lunga due chilometri, con una pendenza media del 6,2% e una punta dell’8% a 500 metri dall’arrivo. Una frazione che presenta una duplice via di interpretazione: gli uomini di classifica potrebbero tener chiusa la corsa per giocarsi il successo di tappa oppure, considerate tutte le salite che ci saranno da qui fino a Trieste, potrebbero conservare energie preziose e dare il via libera a una fuga composta da atleti di seconda fascia. L’ago della bilancia potrebbe essere rappresentato da Domenico Pozzovivo. Lo scalatore della Ag2r – La Mondiale arriva nella sua Basilicata (tra l’altro la tappa transiterà per Montalbano Jonico, la città del “Pozzo“) e cercherà in ogni modo di lasciare il segno. Vedremo se nel capitano della Ag2r prevarrà l’istinto di provare a dare una soddisfazione ai propri sostenitori oppure la razionalità del gestire le energie per le future fatiche di questo Giro.