AFC Champions League: il quadro degli ottavi di ritorno prima della pausa mondiale
Settimane intense nel mondo del calcio, non solo in Europa: in Asia la AFC Champions League è arrivata agli ottavi di finale, fase cruciale prima di determinare le regine del Continente.
Nel dettaglio, 16 i club rimasti in corsa, anche se l’andata degli ottavi sembra aver già emesso qualche verdetto. Nella classica divisione tra Asia occidentale e Asia orientale, alcune squadre hanno fatto forse il passo decisivo verso i quarti, programmati per metà agosto con la Coppa del Mondo di mezzo.
Per quanto riguarda la West Asia Zone, che qualificava le migliori dei gruppi A, B, C e D, al Mohammed Bin Zayed Stadium di Abu Dhabi l’Al-Ain ha piegato i connazionali dell’Al-Jazira con punteggio di 1-2, per effetto dei gol di Abdulrahman e del solito Gyan, ex Udinese e Sunderland.
Bene l’Al-Ittihad nel derby di Arabia Saudita: Al-Shabab sconfitto 1-0 ma qualificazione ancora in bilico. Colpo esterno dell’Al-Hilal, che è andato a vincere di misura (0-1) in Uzbekistan sul campo del Bunyodkor. Davanti a poco più di 5mila spettatori, Al-Dawsari ha fatto la differenza al 38′ per una rete che vale una mezza ipoteca sui quarti.
Pari a reti bianche tra i qatarini dell’Al-Sadd e gli iraniani del Foolad, con la contesta che si sposterà ora sul terreno del Ghadir Stadium di Ahvaz.
Dall’altra parte del tabellone, si sono date battaglie le rappresentanti dell’Asia orientale e sono stati giorni frenetici per i Western Sydney Wanderers, unica superstite australiana dopo l’eliminazione dei Central Coast Mariners nella fase a gironi.
La squadra di Tony Popovic è caduta 3-1 sul campo dei Sanfrecce Hiroshima campioni di Giappone, dopo una gara passata a difendere, subendo il maggior tasso tecnico e il miglior palleggio dei padroni di casa.
Per dovere di cronaca, va detto che sulle gambe degli australiani pesava l’enorme fatica della Grand-Final di campionato persa domenica 4 maggio a Brisbane, dopo i supplementari contro i Roar (1-2). 120′ e 3 voli per spostarsi dall’Australia al Giappone avrebbero sfiancato chiunque, figurarsi chi si è poi trovato di fronte un Sanfrecce compatto, forte, organizzato e ben messo in campo da Hajime Moriyasu, compagno proprio di Popovic durante la carriera di calciatore, proprio ad Hiroshima in J-League.
Nella sfida del Big Arch, è successo tutto nella ripresa: vantaggio giapponese firmato Ishihara al 51′, fino al raddoppio dello stesso ex Shonan Bellmare al 65′, con uno splendido pallone. I Wanderers, in difficoltà di fronte alla freschezza fisica ed atletica degli avversari, hanno accorciato le distanze col rigore di Tomi Juric al 78′, ma hanno capitolato al 91′ per il guizzo di Shibasaki sugli sviluppi di un calcio piazzato. Difficile pensare che Western Sydney ribalti il doppio svantaggio al ritorno e certo servirà tutto il sostegno del pubblico del Parramatta Stadium. Solo 15′ di campo per Jacopo La Rocca, solitamente titolare ma stremato dopo la finale di campionato.
Sugli altri campi, straripante successo esterno del Guangzhou Evergrande di Marcello Lippi in quel di Osaka. Spazio dal 1′ per Alessandro Diamanti, ma i gol li hanno firmati Muriqui ed Elkeson, autori entrambi di una doppietta. A segno anche Gao Lin, mentre inutile al fine del discorso qualificazione è stata la rete di Hasegawa.
Importante vittoria del Pohang Steelers (Corea del Sud) sul campo dello Jeonbuk Hyundai Motors (1-2), così come quella del Seoul a Kawasaki. Coreane adesso avvantaggiate sulle giapponesi in vista del ritorno, con gare in programma martedì 13 e mercoledì 14 maggio.
In palio c’è un posto tra le prime 8, la possibilità di inseguire il sogno del Mondiale per Club, un contesto sanamente internazionale dopo le fatiche del mondiale.