L’1-0 del Sant’Elia significa salvezza per il Chievo di Eugenio Corini, che ha commentato così la gara in sala stampa: “Partita molto difficile dal punto di vista mentale e tattico perché giocavamo contro una squadra già salva. Abbiamo giocato con grande equilibrio e questo ci ha permesso di essere in partita sempre e di trovare il gol su palla inattiva. I giocatori sono gli artefici principali di questa salvezza straordinaria e hanno dimostrato di valere la Serie A. Aspettavo questo risultato, anche se non pensavo di poter chiudere il discorso salvezza già oggi. I ragazzi si sono meritati questo traguardo con il loro impegno e la loro dedizione, un pensiero particolare va poi verso il mio presidente. So che mi vuole bene e l’affetto è ricambiato, è stato importante per me da giocatore e mi ha dato la possibilità di allenare in Serie A. Campedelli ama questa squadra più di se stesso ed è un emblema di tutti i tifosi che vogliono bene al Chievo”.
Il tecnico clivense non sa ancora cosa ne sarà del suo futuro e al momento non esclude nulla: “Salvando la squadra il mio contratto si allunga di un anno, ma nonostante questo avrò bisogno di parlare col presidente per capire qual è la situazione e se ci sono le prerogative per andare avanti”. Corini non ha dubbi nell’individuare il momento chiave della stagione gialloblù: “Giocare un derby e vincerlo al 92′ è qualcosa di incredibile per il valore che aveva per noi quella partita, sia dal punto di vista emotivo che da quello della classifica. Anche contro il Catania a febbraio abbiamo giocato una partita da dentro o fuori e vincerla è stato davvero fondamentale, là è iniziato il nostro campionato”.