Andrea Mandorlini è parso molto provato nel post partita di Hellas Verona-Udinese: se da un lato la soddisfazione per il campionato eccelso è grande, dall’altro rimane l’amarezza di non raggiungere una posizione che consenta l’approdo all’Europa League il prossimo anno.
Queste le dichiarazioni del tecnico dell’Hellas Verona in conferenza stampa:
Siamo contenti del campionato ma la delusione è troppo fresca. Forse è riduttivo essere delusi oggi, siamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto. Roma ci ha portato via non solo due punti in maniera diciamo “strana”, ma ci ha portato via anche una marea di energie. Se ci fossimo presentati con la vittoria di Roma sarebbe stata una gara diversa. Poi oggi ha segnato un giocatore mancino di destro, si vede che doveva andare così. Rimane il bellissimo saluto del pubblico.
Nei minuti di recupero a Roma abbiamo sofferto a causa di Mazzoleni, non dovete togliere niente a noi. Oggi ci siamo presentati non al massimo ma con la voglia di giocarci le ultime possibilità. Abbiamo lasciato 4 punti oltre il 90’ nelle ultime due partite. Oggi è finito il sogno ma rimane la stagione spettacolare.
I complimenti di Guidolin? Io e lui siamo amici, oggi però non pensavo di non vincerla dopo il 2-0. Loro sono un punto di riferimento per ciò che hanno fatto negli ultimi anni, una media di 60 punti a campionato.
Hallfredsson ha fatto una gran partita, anche se aveva un problema che avevamo taciuto.
Se il prossimo anno la rosa sarà questa? Per quanto riguarda me, mancano solo alcuni dettagli. Prima firma Luca, poi io. No è una battuta, ma siamo sereni. Partiremo meno sprovveduti di quest’anno.
Lo striscione “Mandorlini a vita”? Sto bene qua, siamo alle fasi conclusive, si deve parlare solo di dettagli ma non ci saranno problemi per il rinnovo.
La sostituzione di Pillud? Ha avuto un risentimento all’adduttore, stava facendo benissimo, peccato perché anche nel finale di partita abbiamo avuto un cambio in meno.
Con che spirito a Napoli? Magari faremo un po’ di turnover, proveremo comunque a fare il nostro meglio.
Qual è stata la partita che mi ha fatto capire che potevamo essere la rivelazione del campionato? Mah, molte partite, anche la prima. Io avevo comunque tante certezze, poi alcuni giocatori sono esplosi, l’ambiente è importante e la squadra si è fatta spingere. Sono tante le partite da annoverare come le migliori. Rimane una stagione incredibile, da incorniciare.