Home » Top e flop della 36a giornata di Serie A

Berardi fa a fetta la Fiorentina e il Sassuolo vede la salvezza più vicina. Doppietta da sogno per il capitano del Catania Izco, che stende la Roma e tiene vivi gli etnei. De Jong è l’eroe del derby che non ti aspetti, Hernanes la più grande delusione. Raul Garcia predica bene e razzola male, serata da dimenticare per Rosati che fa rimpiangere Neto.

TOP

Domenico Berardi: rieccolo improvvisamente in formato super giusto in tempo per la volata salvezza. Tripletta pesantissima la sua a Firenze, la seconda stagionale (più una quaterna). Torna fenomeno e il Sassuolo adesso respira. Ma non è ancora finita.

Mariano Izco: il capitano del Catania segna la sua prima doppietta in Serie A alla Roma e tiene vive le speranze di salvezza degli etnei, che adesso non è più irraggiungibile. Meglio di così…

Nigel De Jong: una vita da mediano, a recuperar palloni… e poi ti ritrovi a segnare un gol che decide un derby. L’unico acuto della grigia stracittadina milanese porta la firma del mastino olandese, giusto premio per uno dei pochi giocatori del Milan la cui stagione può ritenersi positiva.

FLOP

Rudi Garcia: più volte il tecnico francese è stato elogiato, giustamente, per l’ottimo lavoro che sta facendo a Roma. Stavolta però lo mettiamo dietro la lavagna per le sue parole – inopportune – pronunciate prima della disfatta di Catania, quasi a esserne il preludio. Facendo i complimenti alla Juve prima ancora di vincere matematicamente lo scudetto ha svuotato i suoi giocatori, umiliati da una squadra che si stava rassegnando alla retrocessione. Non proprio il massimo per chi predica il massimo impegno di tutti e contro chiunque.

Hernanes: da flop sarebbe tutta l’Inter, o quasi. Scegliamo il Profeta perché da uno come lui ci si attende sempre qualcosa in più. Invece niente. Da dimenticare il primo Derby della Madonnina per uno che, nella Capitale, spesso trovava esaltazione proprio nelle stracittadine con la maglia della Lazio contro la Roma.

Antonio Rosati: serata da incubo per il secondo di Neto, che deve raccogliere quattro palloni in fondo al sacco e su almeno due ha colpe gravissime.