Lokomotiv-Zenit, il titolo in 90 minuti

Raramente nell’ultimo lustro la Russian Premier League era rimasta così in bilico fino alla fine come in questa edizione. Ma non è tutto, le prime due della classe, Lokomotiv e Zenit, avranno la possibilità di giocarsi il campionato tra di loro, domani a Mosca. Con il CSKA, terzo incomodo, ad attendere come un avvoltoio eventuali passi falsi.

Sei vittorie su sei. E’ questo il bottino di Andrè Villas Boas come allenatore dello Zenit. Il tecnico portoghese è entrato velocemente nel cuore dei tifosi della squadra di San Pietroburgo, per i suoi successi in campo e per la professionalità dimostrata fuori. Grazie a lui lo Zenit è riuscito a scavalcare la Lokomotiv, autrice sino ad ora di un campionato straordinario; un traguardo che due mesi fa pareva impossibile, con una squadra totalmente abulica, imbarazzante contro il Borussia Dortmund e il Tom Tomsk e salvatasi in Champions League nonostante prestazioni improponibili. Il cambio di allenatore ha (quasi) sempre un riscontro positivo nell’immediato, che tende però a disperdersi col tempo se il nuovo tecnico non è preparato. A tal proposito la sfida di domani mattina (ore 11:30 italiane) del Lokomotiv Stadion è uno scontro cruciale: tutti, sottoscritto compreso, parlano benissimo di Villas Boas, ma se domani dovesse perdere (eventualità ampiamente possibile) rimarrebbe tale l’opinione degli addetti ai lavori? Al suo arrivo si chiedeva almeno il preliminare di Champions League, ma il suo ottimo lavoro ha alzato (giustamente, per un club come lo Zenit che deve ambire sempre al massimo in ogni competizione che disputa) le aspettative e questa potrebbe rivelarsi un’ arma a doppio taglio. Vedremo se l’ex tecnico del Chelsea riuscirà a gestire questo tipo di pressione.

Leonid Kuchuk (fonte flm.ru)

Se si esalta il coach dello Zenit, non si può che fare altrettanto con quello della Lokomotiv. Il bielorusso Leonid Kuchuk ha saputo dare solidità e concretezza a un gruppo di qualità, ma sicuramente inferiore ad almeno due,tre squadre del torneo. Dopo alcuni punti persi male in casa con Spartak e Anzhi, due sfide dominate, la rimonta col Terek e il caparbio successo al novantesimo a Krasnodar hanno manifestato in maniera lampante la mano di Kuchuk: la squadra è stanca, ma lotterà fino all’ultima palla. Cosa che spesso non succedeva con i tecnici precedenti, quando la Lokomotiv rivestiva l’imbarazzante ruolo di comparsa, tipo quello dello Spartak Mosca in questo 2014.

Passiamo agli interpreti in campo. L’arrivo di Villas Boas ha rivitalizzato tutti i giocatori dello Zenit, soprattutto Hulk, Witsel e Rondon. Il portoghese ha capito le qualità del belga e lo ha spostato in avanti, quando invece con Spalletti era costretto a giocare da mediano basso, ruolo che sicuramente non gli compete. Rondon ha cominciato a segnare con continuità mentre Hulk è stato semplicemente devastante. Importante menzione anche per Danny, tra i migliori dei suoi in primavera.

In casa Lokomotiv rimangono Bossoufa e soprattutto Diarra i maggiori fautori dell’ottimo campionato. I ferrovieri sono stati però bravi a sopperire quando i due ex Anzhi mancavano, grazie a un gruppo inattaccabile. Finalmente N’Doye e Maicon hanno fatto il salto di qualità, mentre spiace un poco per Caicedo, che non è riuscito a sfondare. Grande campionato anche Samedov, che ha già prenotato il biglietto per il Brasile mentre Abaev, preso all’ultimo per sostituire Guilherme, si è rivelato una sicurezza.

Ieri il CSKA ha vinto a Perm e ha messo ulteriore pepe sulla corsa al titolo. Lo Zenit ha un punto di vantaggio su entrambe (anche se il CSKA ha appunto una gara in più) e scontri diretti al momento favorevoli con tutte e due: nelle prossime due giornate affronterà la Dinamo in casa e il Kuban a Krasnodar. Per la Lokomotiv calendario complesso, con le trasferte di Rostov e di Mosca col….CSKA! Per gli uomini di Slutskyj oltre la Loko l’ultima giornata c’è la sfida casalinga col Tom Tomsk.

Zenit 59, Lokomotiv 58, CSKA 58 (una partita in più).

 

 

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Michael Braga