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Guerriglia a Roma fuori dall’Olimpico. Tre tifosi feriti, uno gravissimo. Gara iniziata alle 21:45

La finale di Coppa Italia si sta trasformando in ciò che nessuno sperava diventasse: scene di guerriglia fuori lo stato Olimpico, quattro feriti, due gravi, pestato a sangue un passante.

Un tifoso, che si trovava in zona Tor di Quinto dove si sono ritrovati i supporter napoletani, è rimasto ferito da un colpo di pistola che lo ha raggiunto al petto. Trasportato all’ospedale Villa San Pietro, è in pericolo di vita.

Nello stesso luogo è rimasto ferito un’agente di polizia, anch’egli per via di un colpo di pistola che lo ha raggiunto alla mano. Tra i tifosi si contano altri due feriti, entrambi ricoverati in ospedale per ferite agli arti superiori.

Secondo indiscrezioni a scatenare gli scontri sono stati gli Ultras della Roma, che mescolandosi agli altri tifosi, hanno dato vita a tensioni con i supporter napoletani. Il tutto è cominciato con un lancio di sassi contro gli agenti di polizia, trasformatosi in cariche e scontri contro i tifosi.

Tafferugli anche negli autogrill alle porte della Capitale.

Tutto calmo, invece, all’interno dello stadio Olimpico, con i tifosi di Napoli e Fiorentina ansiosi per il fischio d’inizio.

Dura reazione su Twitter del Presidente del Senato, Pietro Grasso:

Il commento del numero uno della FIGC Giancarlo Abete ai microfoni di Radio Marte: “Spero che tutto rientri, deve essere serata di sport, incomprensibile ogni atto di violenza”.

Secondo quanto riportato da grr.rai.it, sono in totale tre i tifosi napoletani feriti a colpi di pistola nei pressi di Tor di Quinto. Le condizioni più gravi sono quelle di un trentenne colpito al torace e trasferito in codice rosso a Villa San Pietro. Gli altri due tifosi feriti hanno 43 e 32 anni.

Momenti di tensione anche lungo la pista ciclabile che costeggia il Tevere sotto ponte Duca d’Aosta: scontri tra due gruppi di tifosi di Napoli e Fiorentina. I tafferugli sono stati fatti cessare dalle forze di polizia.

Clima surreale dopo gli scontri, la partita potrebbe essere sospesa stando a quanto riferisce Rai Sport. Il capitano del Napoli Marek Hamsik è rimasto scosso dopo aver appreso degli incidenti. Probabile uno slittamento del calcio d’inizio.

I tifosi del Napoli hanno ritirato ogni vessillo nel proprio settore.

I dirigenti della Lega e delle due squadre stanno discutendo a bordo campo sul da farsi.

Dopo un colloquio con i tifosi del Napoli, Marek Hamsik è rientrato negli spogliatoi. Secondo Rai Sport, si dovrebbe giocare.

Arrivano notizie sul vigile del fuoco ferito da due fumogeni, le sue condizioni non sono gravi.

L’agguato ai tifosi napoletani pare che sia avvenuto per motivazioni extra-calcistiche. Si parla di un attacco premeditato. Esclusa ogni responsabilità del tifo viola.

Arriva la conferma dalla questura: movente dell’agguato completamente estraneo al calcio. Certo il non coinvolgimento della tifoseria della Fiorentina.

I presidenti De Laurentiis e Della Valle vogliono giocare.

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Arma ritrovata, a momenti si dovrebbe prendere una decisione definitiva ma la volontà è quella di giocare da parte di tutti. Bigon a colloquio con i tifosi del Napoli.

Quasi tutti i tifosi viola sono totalmente inconsapevole delle ragioni del ritardo. Sono stati avvisati solo ora e dunque stanno riponendo le bandiere gigliate.

Ricostruzione ufficiale della questura: una sola persona era nel mirino di chi ha sparato e il movente era completamente extra-calcistico. Bruno Gentili della Rai ha anche detto che nessuno farà un comunicato stampa per risparmiare tempo: si deve giocare il prima possibile.

Il Presidente del Consiglio Renzi lascia la tribuna d’onore.

Dopo un breve colloquio tra Polizia e tifosi napoletani, è arrivata l’ufficialità: si gioca. A dare l’ok un capo ultras del Napoli, seguito poi dagli applausi della curva azzurra. Le squadre sono rientrate in campo per effettuare nuovamente il riscaldamento.

Si svolgerà il cerimoniale. Entra in campo il presidente Beretta, queste le dichiarazioni rilasciate alla Rai: “Si gioca alle 9:45. Giochiamo anche per garantire la sicurezza degli spogliatoi”.

Alle 21:33 le squadre sono entrate in campo.

Cancellato tutto il cerimoniale, inno escluso. Alessandra Amoroso canta l’inno. Piovono fischi dagli spalti.

Clima davvero surreale allo stadio “Olimpico”. Lanci di fumogeni da ambo le curve.

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21:38 – Altri 7 minuti di riscaldamento in campo.

21:45 – L’arbitro Orsato dà il via alla finale di Coppa Italia davanti a circa 66 mila spettatori.