Home » Top e flop della 35a giornata di Serie A

La Fiorentina si avvicina al quarto posto con il suo Cuadrado magico, ma la vera magia è quella di Pjanic all’Olimpico contro il Milan. Toni scatenato e defraudato di un gol, follia Felipe nella giornata storta del Parma a Cagliari. Bardi colleziona un’altra papera, Denis con le polveri bagnate.

TOP

Juan Cuadrado: vedendo la sua prestazione monstre a Bologna, dove praticamente da solo ha messo in ginocchio i rossoblù, cresce il rammarico della Fiorentina di non poterlo schierare in finale di Coppa Italia col Napoli perché squalificato.

Miralem Pjanic: come aveva giustamente predetto Garcia, il suo gol con il Milan ha fatto il giro del Mondo. In quello slalom degno del miglior Alberto Tomba si è vista tutta la sua tecnica sopraffina. La Roma ormai non può prescindere dal bosniaco, bisognerà tenerlo a mente anche questa estate in sede di mercato.

Luca Toni: la Lega gli ha tolto la doppietta con il Catania. Deve accontentarsi di salire a quota 19 gol, lui che per un attimo si sentiva capocannoniere con Immobile. La sua prestazione però resta eccellente: un gol buono, uno bellissimo annullato (giustamente) e uno che gli è stato depredato.

FLOP

Felipe: per capire cosa significa follia su un campo di calcio basta vedere le immagini della sua espulsione: manata in faccia a un avversario senza senso e Parma in dieci proprio nel momento in cui stava facendo il massimo sforzo per provare a riprendere la partita col Cagliari. Probabilmente si chiuderà così, in maniera, ingloriosa, il campionato del difensore brasiliano.

Francesco Bardi: ci risiamo, altro giro e altra papera. Stavolta a beneficiare del regalo è la Lazio, che sblocca il risultato a Livorno con il tiro-cross di Mauri che il portiere dell’Under 21 non ha saputo leggere a dovere, prendendo un gol evitabilissimo. E’ anche per i suoi errori, fin troppo recidivi, che il Livorno si trova sempre più sull’orlo del baratro.

German Denis: serata storta per il Tanque, che nel posticipo col Genoa fallisce un rigore che lui stesso si era procurato. Può capitare.