Che Chelsea sarà?

Ci siamo, tra qualche ora ad Anfield andrà in scena la super sfida di Premier League tra Liverpool-Chelsea, prima e seconda forza del campionato inglese, distaccate da soli cinque punti in classifica. Una gara che avrebbe potuto regalare un pomeriggio di grandi emozioni e che, invece, rischia di perdere il suo fascino. Alla base di tutto c’è la forte minaccia di José Mourinho, intenzionato a schierare una squadra ricca di riserve per protestare contro il mancato spostamento del match a sabato in vista del ritorno di Champions League contro l’Atlético Madrid. La scelta del tecnico portoghese è appoggiata anche dal numero uno dei blues e regalerebbe una grossa opportunità ai reds di Liverpool, in fermento per un titolo vicino dopo oltre dieci anni di astinenza.

Minaccia seria o semplice bluff? Lo scopriremo tra poche ore quando vedremo i 22 giocatori scendere sul prato verde di Anfield per 90′ di fuoco. L’unica certezza è legata alla situazione di Mourinho ormai ai ferri corti con la federazione e i fischietti inglesi; non una particolare novità visto ciò a cui ha abituato lo Special One, che non ha fatto mancare polemiche e proteste anche nella sua esperienza sul territorio italiano. Il tecnico lusitano si prepara ad attraversare una settimana decisiva per la sua stagione con i due obiettivi principali, Premier e Champions, in discussione in 180′. Se poi aggiungiamo le tante polemiche per l’atteggiamento tenuto dal Chelsea a Madrid, giudicato eccessivamente difensivo, e le insistenti voci che vorrebbero Mourinho sulla panchina del Manchester United, allora possiamo intuire quanta tensione si stia accumulando in queste ore dalle parti di Stanford Bridge. Ponderare la rosa a disposizione per presentarsi contro l’Atlético nel migliore dei modi non sarà facile, ma Mou è un tattico e uomo d’esperienza e la sfida in ballo sicuramente non lo preoccuperà.

Da spettatori speriamo di poter assistere oggi a una partita vera. Sarebbe un peccato rovinare una stagione combattuta come quella attuale in Premier con una partita falsata da particolari scelte di formazione. Il tutto poi in Inghilterra, terra che ha insegnato in passato che le partite vanno sempre giocate anche quando non si hanno più obiettivi e si affronta un avversario in lotta per la salvezza, per l’Europa o per il titolo. Mourinho fai vedere che il tuo era solo un bluff e facci divertire oggi pomeriggio.

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Elia Modugno