L’allenatore della Roma Rudi Garcia ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Milan: “Dopo la vittoria di Firenze ho detto a tutti di combattere contro la convinzione che il campionato fosse finito con il raggiungimento della Champions League. Vogliamo vincere contro il Milan e poi aspettare la Juve. Domani sera sarà una partita di qualità, con tanti giocatori di talento. Loro sperano di qualificarsi all’Europa League e noi faremo di tutto per raggiungere il primo posto”.
I giallorossi intanto sono certi della partecipazione alla prossima Champions League: “La risposta sul prossimo anno l’ho già data: sarà difficile, perché giocheremo ogni tre giorni da inizio stagione fino a dicembre e vorremmo essere impegnati allo stesso modo anche in primavera. Forse durante il girone iniziale affronteremo tre squadre più forti di noi e allora vi dico con maggiore convinzione che anche i giocatori la prossima stagione vogliono essere competitivi per il Campionato e per la Champions, dove vogliamo passare almeno la prima fase”.
Il tecnico francese passa poi ad analizzare il Milan: “Sono concentrato sulla sfida contro il Milan. I rossoneri sono andati più avanti di tutte le altre italiane impegnate in Champions. Recentemente hanno vinto cinque partite di fila e per questo domani sarà una sfida tosta: faremo di tutto per vincerla. È da inizio stagione che prepariamo le gare in questo modo. Avremo più di 50 mila tifosi all’Olimpico, che ci daranno ancora più stimoli a fare bene. Dobbiamo scendere in campo come contro l’Atalanta o come contro la Fiorentina nell’ultima gara, con entusiasmo e mettendo in mostra un bel gioco di attacco”.
Il prossimo anno la rosa andrà rimpolpata per essere competitiva su tutti i fronti: “La Società vuole essere competitiva il prossimo anno, ambizione che condividiamo anche i miei giocatori e io. La rosa attuale era ideale per giocare una volta a settimana, ma disputando partite ogni tre giorni e considerando gli infortunati il buon senso suggerisce che bisognerà riflettere attentamente sul mercato del prossimo anno. Nessuna società riesce a indovinare al 100% la sessione estiva, perché i calciatori hanno bisogno di tempo, ma sono sicuro che faremo ancora bene insieme nella stagione che verrà”.
Garcia si sofferma anche sul livello del calcio italiano: “Campionato brutto? In Italia ci sono grandi Società: servono stadi nuovi e poi abbiamo bisogno di calciatori importanti nel nostro campionato, campioni del livello di Higuain e Tevez”. Poi torna a parlare del caso Destro e della moviola: “Penso che sia stata la moviola a condannare Mattia Destro: i casi delle altre squadre non spettano a me, io gestisco solo la mia rosa e lascio ai miei avversari le loro questioni”.
Nel suo futuro c’è ancora la Roma: “Sono ambizioso e penso che la Roma lo sia al mio stesso modo. Abbiamo fatto un campionato da record, ora vediamo dove finiamo questa stagione e poi abbiamo tutto il tempo per parlare di futuro con il Presidente, che gestisce il piano economico della squadra: io e Sabatini, poi, faremo di tutto per metter su la miglior Roma possibile per il prossimo anno. La Società viene prima dei singoli e dell’allenatore, perché chiunque può andare via, ma la Roma resterà sempre. Siamo tutti orgogliosi e fieri di lavorare in questo Club e faremo il possibile per vedere la Roma ancora più in alto nella classifica delle squadre europee. Nella stagione in corso, il primo obiettivo da raggiungere e che abbiamo centrato era quello di rendere i tifosi felici. Poi dobbiamo ancora vedere come finirà la questione legata al primo posto”.
Battuta finale su Antonio Conte e sulla Juventus, impegnata lunedì sul campo del Sassuolo: “Conte ha vinto due Scudetti e forse vincerà anche il terzo di fila: vuol dire che è un allenatore bravo. Non c’è nessuna competizione tra noi: io alleno la mia squadra e lui la sua. Il Sassuolo giocherà contro la Juventus per salvarsi e mi aspetto che lo farà al 100% delle sue possibilità. Spero che Di Francesco schieri i migliori giocatori , non vorrei vedere i calciatori più forti lasciati in panchina o sentire dichiarazioni come “che bello perdere 1-0”, cosa accaduta più volte con molti avversari scesi in campo allo Juventus Stadium”.