A tempo di Brasileirão: tra Rio de Janeiro e Belo Horizonte… il viaggio continua
Il nostro viaggio in terra verdeoro alla scoperta delle 20 squadre che prenderanno parte all’imminente Brasileirão 2014 continua esplorando lo stato di Rio de Janeiro – con ben 3 squadre dai nomi altisonanti come quelli di Flamengo, Botafogo e Fluminense – e quello più interno di Minas Gerais con il rinnovato duello tutto di Belo Horizonte fra l’Atlético Mineiro di Ronaldinho e il Cruzeiro vincitore dell’ultimo Brasileirão 2013.
FLAMENGO – Con il Carioca 2014 che ancora gli brilla in petto i Rubro-Negro si preparano ad affrontare la maggiore competizione di terra verdeoro, il Brasileirão 2014. Le speranze, con una partenza così, non possono che essere quelle di andarsi a conquistare la vetta più alta del campionato.
Mercato e probabile undici titolare – Mercato ancora tutto da vedere con alcune possibili uscite come il centrocampista Carlos Eduardo in via di negoziazione con il Coritiba e l’acquisto dell’attaccante Arthur proveniente dal Londrina. In trattativa sembra esserci poi l’acquisto di Marcelo dal Volta Redonda, ma non c’è ancora nulla di certo.
4-4-2 Felipe; Léo Moura, Chicão, Wallace, João Paulo; Luiz Antonio, Amaral, Marcio Araujo, Everton; Paulinho, Alecsandro. All. Jayme de Almeida.
Stelle e astri nascenti – La stella principale, proprio in quanto punto di riferimento irrinunciabile per chiunque voglia vestire rossonero a Rio de Janeiro non può che essere il Capitano del Fla, il terzino sempre alla ricerca della magia – che spesso trova – e della spinta propulsiva per portare i suoi in zona gol e il più in alto possibile, Léo Moura. Senza di lui la squadra, siamo certi, perderebbe la propria anima, ma per fortuna per il momento Jayme non deve porsi il problema. Tante anche le giovani promesse, da Luiz Antonio – oramai consacrato e che potrebbe definitivamente esplodere proprio in questo 2014 – ai giovani ma già apprezzati Negueba, Rafinha e Adryan – quest’ultimo attualmente in prestito al Cagliari e dal futuro ancora incerto. Ma attenzione anche al centrocampo Rubro-Negro, uno dei più prolifici, con Muralha e Mattheus ma anche l’invidiato Lucas Mugni e l’attaccante Nixon davvero promettente.
FLUMINENSE – Questo Flu deve solo cercare di ricompattarsi un po’ e potrà certo dire la sua in questo Brasileirão 2014, lo ha già dimostrato – di poter essere una grande squadra – nella prima parte del Carioca 2014, quando sembrava non trovare davvero argini alla propria potenza; poi il calo, forse fisico forse di altro genere, e un epilogo che poteva certo finire meglio.
Mercato e probabile undici titolare – Dopo le ultime indiscrezioni – e salvo colpi di mercato eccezionali – Rafael Sobis resterà ancora al Flu, dando buca alla corte di Corinthians, São Paulo e Internacional.
4-4-2 Diego Cavalieri; Bruno, Gum, Elivelton, Carlinhos; Wagner, Diguinho, Jean, Conca; Rafael Sobis, Fred. All. Cristovao Borges.
Stelle e astri nascenti – Le stelle del Flu sono probabilmente più d’una, con i nomi dei vari Gum, Conca, Rafael Sobis e Jean ad affollare il planetario Tricolor di Rio, ma quello che spicca su di tutti, quasi un vero e proprio sole, rimane Fred, il perno offensivo capace di risolvere in un batter d’ali ogni partita, persino la più difficile; dopo il lungo periodo ai box deve ancora tornare ai livelli di un tempo, ma sembra già essere sulla buona strada. Parliamo, però, anche di astri nascenti con Elivelton al centro della difesa ad ergersi già come colosso nonostante i soli 21 anni e un centrocampo ancor più talentuoso in chiave futura – bastino i nomi di Fabio, Willian e Rafinha – e con Eduardo e Kenedy a rimpolpare anche il settore offensivo, laddove il vero gioiello in procinto di esplodere è senz’altro l’appena diciannovenne Biro Biro.
BOTAFOGO – Il Fogão ha un unico imperativo categorico, risorgere dalle sue ceneri dopo essersi lentamente consumato. La partenza del ‘tuttofare’ Seedorf, inizialmente ben gestita, alla lunga ha portato un evidente sofferenza per una squadra che proprio con l’attuale tecnico del Milan era riuscito a trovare un’alchimia perfetta, divenendo una delle poche squadre davvero ‘quadrate’ di Brasile. Ora si deve ricominciare, ma le basi per far bene non mancano di certo.
Mercato e probabile undici titolare – L’ufficializzazione è oramai arrivata ed Emerson Sheik ha già svuotato gli armadietti del Timao per accasarsi nella sua nuova casa del Fogão. Resta difficile ma non impossibile il colpo Neilton da casa Santos per l’attacco che certo darebbe smalto ulteriore al reparto offensivo.
4-4-2 Jefferson; Edilson, Bolivar, Doria, Julio Cesar; Jorge Wagner, Marcelo Mattos, Gabriel, Lodeiro; Wallyson, Ferreyra. All. Wagner Mancini.
Stelle e astri nascenti – La bandiera è sempre lui, uno degli estremi difensori più invidiati e corteggiati non soltanto nel continente sud americano ma anche in Europa, Jefferson: un nome, una garanzia. L’unico, forse, che, in mancanza di Clarence Seedorf, è riuscito a tenere unita la squadra, quasi pilotandola dal timone facendo attenzione – aiutato anche dai difensori Bolivar e Julio Cesar – a non far naufragare la giovane prua. Già, perché proprio in avanti si annidano le promesse maggiori di questo Botafogo – che ora avrà in attacco anche l’esperto Emerson ex Corinthians – con i vari Henrique, Octavio e Cidinho, ma anche con il centrocampista Lucas Zen e, soprattutto, la perla Gabriel. Inutile dire, però, che la vera stellina del Fogao compare proprio al centro della retroguardia ed ha un nome che – nonostante i soli 19 anni – ha già infiammato gli animi di gran parte dei direttori sportivi d’Europa, tra cui quello della nostra Juventus; stiamo parlando ovviamente di Doria.
ATLETICO MINEIRO – Con Ronaldinho fra alti e bassi – dopo un 2012-2013 che lo aveva visto tornare ai livelli di un tempo o quasi – l’Atlético di Minas cercherà di proseguire sulla strada tracciata nell’appena trascorso Mineiro 2014, dove la concorrenza forse non era delle più agguerrite – se si esclude il Cruzeiro che ha soffiato in finale il titolo al Galo -, ma che, comunque ha visto un Atlético in crescendo. Il Brasileirao, però, è altra storia. Staremo a vedere.
Mercato e probabile undici titolare – In casa bianconera è saltato l’affare già concluso per portare il francese Anelka in terra verdeoro, mentre si continua a trattare la cessione di Henrique al Bahia.
4-4-2 Victor; Michel, Otamendi, Leonardo Silva, Emerson Conceição; Ronaldinho, Pierre, Leandro Donizete, Guilherme, Diego Tardelli, Jo. All. Paulo Autuori.
Stelle e astri nascenti – Victor, Gilberto Silva, Diego Tardelli, lo stesso capitano Réver e altri ancora. I punti di riferimento di questo Atlético non mancano di certo, ma la vera stella, anche se a corrente alterna, era e rimane quella di Ronaldinho Gaucho. Unico, inimitabile, intramontabile e che forse più d’ogni altro può portare esperienza e freschezza al tempo stesso da mettere a disposizione dei più giovani. E tra questi i più promettenti sembrano essere Jemerson e Lucas Candido, mentre Luan deve trovare ormai la continuità giusta e André, nonostante la data anagrafica, è più una certezza che una scommessa.
CRUZEIRO – Infine lui, il Cruzeiro di Belo Horinte, quella Raposa che l’hanno scorso ha rapito titolo e tifosi, entusiasmi e occhi increduli per il gioco sensazionale – oltre che per i risultati che lo hanno proiettato in un finale senza pressioni – mostrato in campo dai Celesti. Difficile ripetersi a certi livelli, ma di certo l’intenzione di Marcelo Oliveira sembra essere quella.
Mercato e probabile undici titolare – Sul fronte cessioni preoccupa i tifosi una possibile futura cessione del gioiello Nilton in Italia, mentre il sogno per l’attacco potrebbe chiamarsi Fred per completare il reparto forse più bisognoso di quella che è già così una grande squadra.
4-4-2 Fabio; Ceara, Dede, Bruno Rodrigo, Egidio; Everton Ribeiro, Lucas Silva, Nilton, Ricardo Goulart; Dagoberto, Julio Baptista. All. Marcelo Oliveira.
Stelle e astri nascenti – Davvero difficile stabilire quale sia la stella per eccellenza di questo Cruzeiro con una Raposa che si è pian piano rinnovata trovando però sempre il giusto equilibrio. Certamente giocatori del calibro di Borges e Julio Baptista hanno tanto da insegnare ai più giovani e, in questo senso, fondamentale sembrano anche Dagoberto, Marcelo Moreno e Everton Ribeiro con un’esperienza senz’altro maggiore per i suoi 25 anni. Di giovani astri ce ne sono tanti, dai gioielli Nilton e Lucas Silva al talentuoso Ricardo Goulart ai centrocampisti Elber e Alisson, fino nel cuore della difesa dove troviamo il fenomenale Mayke, mentre il già noto Dedé è arrivato alla soglia dei 25 e se non sboccerà definitivamente in questo 2014 la sensazione è che rischi di iniziare anticipatamente la fase calante.