Lo aspettavano in tanti, finalmente è stato veramente decisivo. Quei cento milioni spesi per prenderlo dal Tottenham in pochi realmente li consideravano giustificati: certo, la qualità di Gareth Bale è indiscutibile, ma diciamolo, ci aspettavamo che quella cifra folle spesa per l’esterno classe 1991 portasse continue, costanti, prestazioni da urlo da parte del diretto interessato. Non che le sue tredici reti in ventiquattro partite fossero un bottino da rimaner delusi, sia chiaro. Ma cento milioni (sì, cento milioni di euro) sono una cifra folle, una cifra che fossi io Bale, mi sentirei pesare parecchio sulle spalle; una cifra che ti piazza gli occhi dell’universo intero addosso, un universo che pretende che tu, quei cento milioni, li valga sempre.
Ieri sera, Bale è stato decisivo. Quel gol a cinque dal termine, segnato alla sua maniera, galoppando sull’esterno, vincendo il duello con Bartra, e infilando Pinto di forza ed eleganza, regala ad Ancelotti una Coppa del Re che il palo di Neymar all’89 stava per mettere di nuovo in discussione. La parte blanca del Mestalla è esplosa, perché sì, voleva vincere, e sì, voleva vincere in questo modo. Desiderava sentire sulla pelle la conferma che la montagna di soldi spesi per Bale fosse da considerarsi giustificata.
A mio avviso, no: non lo è ancora del tutto. Sempre per il discorso di prima, sempre perché il buon Gareth è stato comprato letteralmente a peso d’oro. Il Tottenham, dal canto suo, neanche ne ha beneficiato più di tanto: il campionato non è esaltante, l’assenza del gallese si fa sentire, Lamela – giunto a sostituirlo – non ha mai stupito con la maglia degli Spurs, ma quel tanto grano in tasca giunto da Madrid ha comunque rimpinguato le casse societarie, seppur un mercato del tutto sbagliato ha fatto sì che i tanti soldi incassati fossero praticamente sprecati.
Dicevo, dunque, che no: giustificati, quei cento milioni, ancora non lo sono del tutto, secondo me. Un modo ci sarebbe per far sì che lo siano: centrare la storica decima. Centrarla con un’altra grande prestazione e magari un altro grande gol di Bale. Cento milioni per la decima coppa campioni della storia del Real. Ma le merengues, senza Bale, potrebbero competere ugualmente? Forse sì, ma questo calcio spendaccione deve anche essere pieno di fascino, e dunque: ricconi madrileni, spendetela pure la montagna di soldi per un solo giocatore, fate sognare i vostri tifosi. Ma vincete, vincete tanto. Vincete bene. Portate a casa questa benedetta decima. Sia perché quell’Ancelotti là in panchina la colorerebbe anche un po’ di tricolore; sia perché quella fattura da cento milioni urla a squarciagola fame di successo.