Altro passo verso lo Scudetto per la Juventus di Conte, che mantiene le distanze inalterate dalla Roma. L’Inter vince e ipoteca l’Europa League, per l’ultimo posto è bagarre tra Parma, Lazio, Torino e Milan. In fondo, il Catania ha un piede in Serie B.
LOTTA SCUDETTO/CHAMPIONS LEAGUE: Il fatto che la Roma, con i suoi 79 punti dopo 33 gare, sia a ben otto lunghezze dalla prima in classifica fa capire due cose: 1) che la Juventus di quest’anno è una squadra nettamente superiore; 2) che sarebbe ora di riformare la nostra Serie A. Troppe le partite in cui il divario tecnico è stato enorme. Troppe le partite sul finire di stagione in cui squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato ne incontrano altre in lotta per qualche obiettivo. C’è troppo “spazio” tra la zona “Europa League” e la zona retrocessione, troppi posti “sicuri”.
Detto questo, Udinese-Juventus non è stata tra le partite più tirate dell’anno e i bianconeri l’hanno vinta grazie alla coppia Giovinco-Llorente. Gli uomini di Guidolin, arrivati alla gara con poche motivazioni, non hanno venduto così cara la loro pelle e quelli di Conte hanno raggiunto l’obiettivo dei tre punti in maniera abbastanza agile. La Roma, dal canto suo, sabato sera ha avuto la meglio di un’Atalanta ancora potenzialmente in corsa per l’Europa e ha vinto la settima partita di fila. In qualsiasi altra stagione, una squadra così avrebbe vinto il campionato. Ma non in questa.
ZONA EUROPA LEAGUE: Più infiammata, invece, la lotta per l’Europa League. Con la Fiorentina già qualificata grazie alla finale di Coppa Italia contro il Napoli che sicuramente farà la Champions, l’Inter decide di tornare alla vittoria nella giornata giusta: il 4-0 rifilato alla Sampdoria a Marassi è tutto nella doppietta di Icardi e nei miracoli di Handanovic, ma le contemporanee sconfitte di Atalanta, Hellas Verona (3-5 casalingo contro la Fiorentina) e Lazio (2-4 a Napoli con tripletta di Higuain) e il pareggio del Parma contro il Bologna lanciano i nerazzurri verso una presenza europea per la prossima stagione. Tutte queste “cadute”, però, aiutano anche il Torino, vittorioso sul Genoa grazie a una rimonta nel finale firmata Cerci-Immobile, e il Milan, che grazie alla quarta vittoria consecutiva (1-0 al Catania con gol di Montolivo) raggiunge a braccetto con il Toro proprio i biancocelesti in classifica e si porta a meno tre punti dal sesto posto. Una classifica impensabile anche solo un mese fa. Mancano cinque partite, tra cui il derby di Milano e altri scontri diretti. Tutto è ancora da decidere.
LOTTA SALVEZZA: Pare invece deciso il destino del Catania, che a cinque giornate dalla fine si ritrova a otto punti dalla zona salvezza. La sconfitta contro il Milan, la meno meritata tra le ultime, aggiunge peso a una situazione già di per sé non facile. La sensazione è che, dopo otto anni di Serie A di fila, sia finito il sogno. Continuano a sognare e a sperare le altre in lotta, che sono rimaste quattro o cinque, dipende se contiamo il Cagliari a quota 33 punti. Il Sassuolo pareggia proprio con i sardi e aggancia il Livorno, sconfitto in casa nell’importantissimo scontro diretto contro il ChievoVerona di Paloschi, autore di una magica tripletta. I clivensi, di contro, fanno un balzo in avanti portandosi a cinque punti di distanza dal duo attualmente in zona retrocessione. In mezzo, un Bologna che pareggia il derby contro il Parma e porta a tre i punti di vantaggio. Ma non bastano per sentirsi salvi, specie con ancora cinque giornate tutte (si spera) da giocare.
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