Altri 90 minuti, grazie

Pari e patta, arrivederci al ritorno. Diversamente dagli ottavi di finale, le prime due partite dei quarti di Champions League ci consegnano risultati tali da lasciare aperto il discorso qualificazione, anche se certe indicazioni ci sono e non si possono ignorare.

A Old Trafford, il Manchester United ha impostato una partita di difesa e contropiede, bruciando un’occasione clamorosa con Welbeck, superficiale ed esagerato quando a tu per tu con Neuer. La differenza tra i Red Devils e il Bayern è parsa evidente, perché i bavaresi sono andati sul campo dei campioni d’Inghilterra a fare il loro solito palleggio, a tratti sterile e a tratti pericoloso, per quello che resta un pareggio con gol in trasferta.

Della serie, meno travolgente di quanto previsto dai pronostici, ma punteggio positivo e ben augurante per il ritorno: alzi la mano chi vede lo United di Moyes fare la partita della vita a Monaco, in casa dei campioni di tutto. Ovviamente è improbabile ma non impossibile, anche perché a Moyes occorrerà sbloccarla, segnare in qualche modo: non facile senza Van Persie, un’impresa se si sprecano le poche chance a disposizione.

Chi ne esce bene è Nemanja Vidić, promesso sposo all’Inter e non per svernare a fine carriera (promette). In verità l’uomo di Užice è lontano parente della stella assoluta che fu e non è nella sua stagione migliore, eppure il guizzo al “Teatro dei sogni” è firma d’autore, da vero leader. Se un capitano che in marzo di una stagione così delicata firma con un altro club aveva destato preoccupazione, la voglia è quella di chiuderla col cuore.

Vorrà chiudere bene l’Atlético, che ha ancora le mani sui suoi obiettivi stagionali, tiene incredibilmente il ritmo e il livello delle due grandi di Spagna. E strappa un pari con gol al Camp Nou, davanti a un pubblico coinvolto e coinvolgente. È il delitto perfetto quello del Cholo Simeone, semplicemente fenomenale nell’ottenere il massimo da ognuno dei suoi, oltre che nell’impostare il piano partita perfetto in base all’avversario.

Poteva essere un capolavoro completo, addirittura: metti che il gol di Diego (bellissimo) ti basta e a Barcellona ci vai pure a vincere, hai visto mai? Lì ci si è messo il Barça, con le sue volpi e i suoi fuoriclasse: coinvolto Messi, sontuoso Iniesta e glaciale Neymar, meglio di così non si può. Impressionante la reazione, d’orgoglio ma soprattutto di football, dei blaugrana dopo lo svantaggio; ritmi più alti, ricamo ma cambio di passo e pari naturale.

Se è vero che il Barcellona la vittoria l’avrebbe meritata, da neutrali fa piacere che (almeno) due dei quattro quarti di finale lascino il discorso apertissimo in vista del ritorno.

Significa calcio incerto e stellare per altri 90′.

Niente di meglio.

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Matteo Portoghese