Roma, Garcia: “Dobbiamo pensare solo al Parma”
E’ un Rudi Garcia motivatissimo quello presentatosi davanti ai microfoni dei giornalisti per presenziare alla tradizionale conferenza stampa pre partita. La Roma, infatti, sarà impegnata mercoledì sera nel recupero della 22/a giornata di Serie A contro il Parma, gara rinviata alcuni mesi fa a causa delle avverse condizioni atmosferiche che avevano colpito la Capitale.
Una gara, quella contro la squadra ducale, che potrebbe rappresentare un crocevia importante per la stagione romanista; da una parte, infatti, i capitolini potrebbero avvicinare ulteriormente la capolista Juventus, portandosi a meno 8 dai torinesi. Dall’altra, invece, aggiungerebbero un tassello quasi decisivo alla conquista della qualificazione in Champions League, visto il margine nei confronti della quarta in classifica.
“Ad inizio stagione l’obiettivo era tornare in Europa. Arrivare in Champions sarebbe un passo ulteriore. Vincendo domani la matematica ci da una grande certezza sul piano della Champions visto il distacco dalla Fiorentina“, le parole del tecnico francese riguardo all’argomento europeo. Sul Parma, che sarà orfano di due uomini importanti come Paletta e Cassano, Garcia avverte: “Dobbiamo pensare solo al Parma e a cercare i tre punti. Con il Parma non avviamo già la vittoria in tasca. Anche loro hanno un traguardo europeo. Abbiamo fame e tanta carica per affrontare la sfida di domani. Spero di vedere tanti tifosi allo stadio, anche se giocheremo alle 18.30. Spero che possano avere mezz’ora libera dal lavoro per venire a vederci“.
A chi gli chiede se creda in un improvviso crollo della Juventus, l’allenatore transalpino risponde: “La prima cosa a cui dobbiamo pensare e a vincere più partite possibili iniziando da domani. La Juve può perdere punti contro di noi anche pareggiando. Il destino è nelle nostre mani e dobbiamo sfruttare le occasioni che ci si presenteranno per guadagnare posizioni. Fino a che la matematica non si esprime dobbiamo crederci. In altri campionati di rimonte del genere se ne sono viste“.