Clarence Seedorf si è presentato in conferenza stampa alla vigilia della sfida Milan-ChievoVerona in programma sabato 29 marzo alle 20.45: “Con il Chievo ho ricordi belli. Nella stagione dopo l’addio di Kakà eravamo in una situazione complicata, ma diversa da quella di oggi. Allora avemmo una reazione importante simile a quella avuta contro Lazio e Fiorentina nelle ultime partite. Paloschi? E’ un ragazzo positivo e generoso, che è cresciuto molto. Sta facendo bene e per quanto si sta facendo valere”.
Il tecnico torna poi sulla gara vinta contro la Fiorentina: “Con il tempo abbiamo sempre più allenamento insieme. Con il Parma abbiamo vissuto una situazione particolare, in inferiorità numerica 80′. In undici contro undici avremmo visto un’altra gara. Contro Lazio e Fiorentina abbiamo dimostrato compattezza per tutti i 90′. Anche mentalmente i ragazzi hanno fatto una grande prova di carattere. Cerco sempre di essere obiettivo a prescindere da una vittoria da una sconfitta. Ci vuole tempo per costruire e avere i giusti meccanismi. Taarabt e Honda hanno la necessità di abituarsi al calcio italiano. Le vittorie aiutano ma dobbiamo continuare a lavorare. La condizione atletica? Stiamo cercando di dare certezze alla squadra. La vittoria di Firenze dà morale, contro un’avversario che ha giocato molto e bene. Avevamo qualcosa in più sul piano fisico. Vediamo domani se avremo la giusta continuità. Non dobbiamo accontentarci della vittoria sulla Fiorentina”.
Sul ChievoVerona: “È una squadra pericolosa, che ha messo in difficoltà tutte le avversarie. Servirà la stessa applicazione delle ultime due partite. Riproporre lo schieramento di Firenze? Ogni gara fa storia a se e ogni avversario ha qualità diverse. In fase difensiva i concetti sono sempre gli stessi, ma sul piano offensivo abbiamo sfruttato elementi diversi, come ad esempio, Taarabt. Contro la Fiorentina abbiamo dimostrato compattezza difensiva. Contro la Fiorentina, come contro la Juve, abbiamo lavorato in velocità, che non si chiude in difesa. Non credo che domani ci sarà un Chievo a San Siro che giocherà a viso aperto. Se giocheranno bassi il gioco necessariamente si rallenterà, con l’obiettivo di far girare la palla e aspettare lo spazio giusto”.