Questa mattina è stato presentato il progetto per il nuovo stadio della Roma. Alla conferenza stampa erano presenti James Pallotta, con il gruppo giallorosso di Rudi Garcia e il sindaco di Roma, Ignazio Marino.
A prender per primo la parola è proprio il presidente della Roma Pallotta che spiega l’importanza di avere uno stadio di proprietà: “È una giornata splendida, una grande esperienza essere qui vicino al Foro romano dove si è fatta la storia. È un onore presentare lo stadio qui, ringrazio il Sindaco Marino. Lo stadio Olimpico è stato un grande stadio, una grande casa per la Roma ma ha fatto il suo tempo e secondo me i tifosi della Roma ed i tifosi della Roma hanno bisogno di un nuovo stadio. È una grande opportunità per la città e per il paese, ci darà un fattore casa importante, sarà importante vedere i tifosi a ridosso del campo. Il progetto sarà finanziato dai privati, non ci saranno fondi pubblici. Lo stadio è importante per fare della Roma una leader a livello mondiale e per arrivare a questo punto ci serve lo stadio”.
Sulla durata dei lavori e sulla tecnologia il presidente specifica: “La tecnologia sarà stupefacente, sarà uno stadio da 52mila posti che potrebbero diventare 60mila in occasione di avventimenti importanti. Le tribune saranno a ridosso del campo, non vorrei essere nei giocatori avversari, sarà uno stadio che incuterà timore negli avversari. Ci sono tanti marchi interessati in questo stadio: vogliamo che la durata della costruzione dello stadio duri due anni e creerà un grande indotto, non solo durante la costruzione. Ci saranno tanti posti di lavoro che potranno durare anche nel tempo”.
Doveroso un commento da parte anche del Sindaco di Roma Marino: “Diamo il via ad un progetto importante per la città e per il paese. Il compito della giunta è quello di indicare una visione strategica che dia il segno di una crescita. Vogliamo riacquistare la guida del paese come capitale, vogliamo essere un esempio. Saremo la prima città che realizzerà lo stadio con la nuova legge sugli stadi. Noi vigileremo ma vogliamo dimostrare che Roma sta cambiando pagina. Un’opera così importante si può realizzare in un periodo relativamente breve”.