L’Aris Salonicco festeggia il centenario tra orgoglio e amarezza

Un traguardo così ambito e prestigioso non poteva capitare in una stagione peggiore. Il destino dell’Aris Salonicco è stato proprio cinico e baro, per dirla con Saragat, ma per la festa del centenario della società non è mancata l’allegria. Tutta la famiglia giallonera si è riunita sotto la Torre Bianca, per poi riversarsi nella Nikos Galis Hall, dove la squadra di basket, finalista di Coppa di Grecia, gioca le partite di casa. I tifosi del dio della guerra hanno festeggiato la tripla cifra del loro club con grande orgoglio e gioia, non risparmiando qualche fischio ai politici locali, in primis al sindaco Giannis Boutaris, che ha detto: “Purtroppo stiamo festeggiando i cento anni con un cielo nuvoloso, ma presto si schiarirà“.

L’ultima posizione in Super League, i debiti e le battaglie tra le varie correnti che mirano a tenere le redini del club, rendono calzante l’aggettivo usato dal primo cittadino di Salonicco, ma il filo rosso della serata è stato sempre rappresentato dalla speranza in un futuro sereno. I discorsi degli eroi della pallacanestro giallonera Nikos Galis e Panagiotis Giannakis, accolti dagli sfrenati cori dei tifosi, sono infatti su questa falsa riga: “L’Aris riuscirà a tornare sulla retta via grazie ai suoi tifosi, che sono sempre qui nonostante tutti i problemi“, ha detto Galis, mentre il “drakos“, attuale coach della Nazionale cinese, ha continuato: “L’Aris ha lasciato la sua traccia in ogni sport, lungo questi cento anni. Voi tifosi siete qui perché sapete che il vostro club continuerà a fare la storia anche per i prossimi cento“.