Milano-Sanremo 2014: una Classicissima forzatamente tradizionale

Ritorno al passato. O quasi. La Milano-Sanremo 2014, edizione numero 105, in programma oggi, ricalca infatti il percorso del 2007. Eccezion fatta per gli ultimi due chilometri di pianura che porteranno i corridori, come avviene dal 2008, sul traguardo di Lungomare Italo Calvino, mentre sei anni fa si arrivò a Via Roma e a imporsi allo sprint fu lo spagnolo Oscar Freire. Una scelta “obbligata” quella del tirar fuori dal cassetto l’altimetria 2007 da parte degli organizzatori della RCS Sport. In quanto il maltempo che ha colpito la Liguria in questo inverno ha rovinato il manto stradale della Pompeiana, la salita posta tra la Cipressa e il Poggio, che avrebbe dovuto essere la grande novità di questa edizione, provocandone la sua cancellazione. Una situazione che, sommata al taglio della salita della Manie deciso lo scorso settembre, ha reso la “Classicissima” di quest’anno nuovamente appetibile per le ruote veloci del gruppo. Gli sprinter se la dovranno vedere quindi con le salite tradizionali. Si inizia con il Passo del Turchino, 3 chilometri facili con una pendenza media dell 1,4% e cima collocata a 150,5 km dall’arrivo. Poi è il turno dei Capi: Mele, Cervo e Berta, tre zampellotti semplici (pendenze medie del 2%) uno di fila all’altro e che iniziano a 52,2 km dal traguardo per terminare a 39,3 km. A 27,7 chilometri dall’arrivo, quando i corridori sono a San Lorenzo al Mare ha inizio la Cipressa. Un’ascesa lunga 5,6 chilometri con pendenza media del 4,1% e punte del 9%. Dopo la cima, posta a 22 chilometri dal traguardo, vi sono 4 km di discesa tecnica e 8,2 km di pianura lungo la via Aurelia. Al chilometro 284,2 di gara incomincia l’ultima fatica di giornata: il Poggio. Un’erta lunga 3,7 chilometri con pendenza media del 3,7% e punte dell’8%. La vetta è collocata a 6,1 km dal traguardo. Subito dopo vi è una discesa insidiosa (che in passato ha deciso molte edizioni della “Classicissima”), lunga 3 chilometri e con diversi tornanti che finisce presso Corso Cavallotti. Da lì in avanti gli ultimi 3 chilometri di pianura che portano sul traguardo di Lungomare Italo Calvino, dopo 294 chilometri di gara.

I favoriti della corsa si possono suddividere in tre insiemi: i velocisti, gli uomini da “classiche” che cercheranno di evitare lo sprint e l'”intersezione” tra questi, che comprende gli atleti che possono giocarsela in volata ma sono in grado anche di reggere le ruote di coloro che proveranno a muovere le acque sulla Cipressa o sul Poggio. Tra le ruote veloci vi sono nomi del calibro di Cavendish (Omega Pharma – Quick Step, vincitore nel 2009), Greipel (Lotto-Belisol), Demare (FDJ) e Kristoff (Katusha). Gli atleti che sulla carta dovranno dare spettacolo in salita per tentare di evitare il volatone di gruppo sono capitanati da Philippe Gilbert. A far compagnia al fuoriclasse belga della BMC in questa speciale categoria vi è uno che la Milano-Sanremo l’ha già vinta: Fabian Cancellara (Trek), trionfatore nel 2008. Attenzione anche al russo Kolobnev (Katusha), all’irlandese Roche (Tinkoff-Saxo) e al duo olandese della Garmin-Sharp formato da Slagter e Langeveld. Il terzo gruppo di favoriti vede in testa alla lista Peter Sagan. Lo slovacco della Cannondale è probabilmente il corridore più atteso e tenterà di centrare il bersaglio grosso, dopo il 4°posto del 2012 e, soprattutto, il 2° del 2013. La categoria è completata da corridori di prim’ordine come Degenkolb (Giant-Shimano), Ventoso (Movistar), Boasson Hagen (Sky), Haussler (IAM Cycling), Hushovd (BMC). E naturalmente non si può dimenticare Gerald Ciolek (MTN-Qhubeka), che l’anno scorso si impose in una Milano-Sanremo da tregenda (la gara fu sospesa a Ovada per il freddo e la neve sul Passo del Turchino e fatta ripartire da Cogoleto).

Italbici e Milano-Sanremo. Un legame che si è interrotto nel 2006, quando ci imponemmo per l’ultima volta con Filippo Pozzato. Da allora, solo delusioni. E anche quest’anno sarà durissima cercare di invertire questa sequenza negativa. Ci proveranno tra i velocisti Appollonio (Ag2r – La Mondiale), Belletti (Androni Giocattoli), Guardini (Astana), Colbrelli (Bardiani-CSF Inox) e Chicchi (Neri Sottoli – Yellow Fluo). Anche se le nostre speranze maggiori sono riposte sul trio Lampre-Merida formato da Sacha Modolo, Diego Ulissi e proprio Filippo Pozzato. Il primo dovrà dare il meglio in caso di eventuale sprint, gli altri due (soprattutto Ulissi, apparso già in splendida condizione nelle prime corse stagionali) dovranno attaccare prima. In gara vi è anche Vincenzo Nibali. Lo “Squalo dello Stretto” farà la danza della pioggia. Se l’asfalto della discesa del Poggio dovesse essere bagnato, il vincitore del Giro d’Italia 2013 (e terzo alla Milano-Sanremo 2012) potrebbe combinare qualcosa di buono.

Queste l’attesa e le sensazioni della vigilia. La strada dirà se verranno confermate in pieno o se spunterà fuori il nome a sorpresa. Quel che è certo è che oggi, sulle strade della Riviera Ligure, si scriverà un nuovo emozionante capitolo di quel meraviglioso libro chiamato Milano-Sanremo.