In altre circostanze nemmeno il più accanito dei tifosi etnei chiederebbe alla sua squadra di cercare i punti salvezza in un match come questo. Ma la situazione di classifica disperata e il campionato che volge al termine impongono al Catania di cercare di far risultato, nonostante la Juve arrivi da una serie positiva che sembra infinita e oltretutto con il morale alle stelle dopo la difficilissima qualificazione in Europa.
I PRECEDENTI – Le due squadre si sono affrontate 15 volte, con un bilancio di 3 vittorie casalinghe, 5 pari e 7 vittorie esterne. L’anno scorso fu la Juve a prevalere tra le polemiche con un guizzo di Vidal,mentre due stagioni fa finì in parità per le reti di Bergessio e Krasic. L’ultima vittoria siciliana è datata 1964, con i gol di Danova, Calvanese e Rambaldelli a cui risponde il solo Da Costa. Curiosità: l’uico a segnare con entrambe le maglie nella storia del match è stato il brasiliano Armando Miranda che peraltro segnò soltanto quel gol con la maglia dei rossoblu.
LE STATISTICHE – Si sfidano ultima e prima in graduatoria. Il Catania ha appena 20 punti, frutto di 4 vittorie, 8 pareggi e 16 sconfitte, mentre la Juve di punti ne ha 75, con 24 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta. La Juventus ha segnato 64 reti subendone 19, mentre il Catania ha 21 gol segnati e 49 subiti. Il miglior marcatore bianconero è Tevez con 15 gol, mentre per gli etnei il più prolifico è Bergessio a quota 5. La Juve vanta anche il terzo assistman del campionato. Andrea Pirlo infatti ha mandato al tiro i compagni per ben 47 volte. Il miglior siciliano invece è Plasil con 28.
Allo stato attuale delle cose comunque, è difficile che i rossoblu possano impensierire la capolista. Vero è che il considerevole vantaggio accumulato potrebbe causare cali di tensione nei bianconeri. Ma con un allenatore come Antonio Conte anche su rischi di questo genere non si può fare affidamento.