Amiamoci così senza (calci di) rigore
Siamo ormai alla ventottesima giornata della Serie A e mi è caduto l’occhio sulla classifica marcatori. Ho deciso di dare un’occhiata più approfondita ai marcatori ed ho epurato la stessa dai rigori realizzati per vedere quanti gol su azione fossero stati segnati in Serie A. E ne sono venute fuori alcune considerazioni interessanti.
Partiamo dalla Juventus: la squadra di Antonio Conte vanta il titolo attuale di capocannoniere con Tevez che ha 15 marcature all’attivo senza nemmeno un rigore, con una media di 0.54 gol a presenza, una media impressionante in Italia: considerato che il suo compagno di reparto Llorente ha siglato 11 gol e che il centrocampo dà una mano notevole alla squadra con Vidal (9 reti) e Pogba (6 reti) insieme ai gol su punizione di Pirlo (4 reti) questo può essere una chiave di lettura per capire come mai la Juve sia prima in classifica. Aggiungiamo al conto i 3 gol di Chiellini ed abbiamo il quadro completo della situazione.
Passiamo alla Roma: la squadra di Garcia ha una varietà di marcatori notevolissima, con Destro a guidare le fila giallorosse con 7 reti, ma con dietro a 5 reti Florenzi, Benatia e Gervinho, a 4 reti Ljajic e Totti, a 3 reti Nainggolan, Strootman e Pjanic. Questo mostra una caratteristica del gioco dei lupacchiotti, ovvero la forte propensione agli inserimenti e la coralità della manovra insieme alla varietà di soluzioni offensive.
Continuiamo col Napoli: la squadra di Rafa Benitez ha i suoi tenori che si attestano a quota 10 reti ma con Callejon senza nessun rigore e Higuain che ne somma ben 4 all’attivo. Dietro troviamo i 6 gol di Hamsik e Pandev, i 5 gol di Mertens e Dzemaili e le 2 reti di Insigne ed Inler. Numeri che mostrano come i due ex Real Madrid abbiano avuto un impatto più che positivo con il campionato italiano e di come invece alcuni giocatori abbiano steccato parzialmente la stagione. Ma sono comunque numeri da terza in classifica.
Scendendo in graduatoria, vediamo come l’Inter di Mazzarri sia Palacio-dipendente, visti i 13 gol dell’argentino ed i soli 5 di Nagatomo, secondo marcatore della squadra: dietro troviamo a quota 4 R. Álvarez e Cambiasso ed a quota 3 Guarín, Icardi, Rolando e Jonathan. La Fiorentina di Montella ha in Giuseppe Rossi il suo marcatore principe con 9 reti, seguito a ruota da Borja Valero e Cuadrado a quota 5 reti, Matri a quota 4 reti, Aquilani, Vargas e Mati Fernández a quota 3 reti e solo 2 gol per Gomez.
Le squadre sorpresa della stagione, guardando la classifica marcatori, sono il Torino con 13 reti di Immobile e 6 reti di Cerci, il Verona con 12 reti di Toni e 5 reti di Iturbe e Rômulo, il Parma con 10 gol di Cassano, 7 reti di Parolo, 5 di Amauri e 4 di Lucarelli e la Sampdoria con Gabbiadini (8 reti) ed Eder (6 reti). I numeri mostrano anche impietosamente come il Milan sia Balotelli (8 reti) e Kakà (5 reti) e nulla più, con le 4 marcature di Muntari a dare man forte.
Nella lotta per la retrocessione il Livorno può contare sulle 9 marcature di Paulinho e sulle 4 marcature di Emeghara e Greco, mentre il Sassuolo ha da parte i 7 gol di Berardi ,i 6 gol di Zaza ed i 5 di Floro Flores ed il Cagliari ha come marcatore principe Sau con 5 reti, seguito da Conti con 4 reti e Pinilla, Nenê e Ibarbo con 3 reti. Il Catania può contare sulle 5 marcature di Bergessio, le 4 di Barrientos e le 3 di Castro, mentre il Bologna chiude questa miniclassifica con le 4 reti di Kone e le 3 reti di Bianchi e Cristaldo. Un ruolino da ultima della classe.
Altri marcatori notevoli sono Denis con 9 reti (seguito da Maxi Moralez con 5 reti per l’Atalanta), Gilardino con 8 reti (seguito da Antonelli con 3 reti per il Genoa) e Paloschi con 6 reti (seguito da Thereau con 4 reti per il Chievo), mentre un discorso a parte lo merita la Lazio: la squadra di Reja segna pochissimo, con Klose fermo a quota 6 reti, Keita fermo a quota 4 e Candreva e Lulic fermi a quota 3. Davvero poco.
Scorrendo la classifica, non si possono non notare i soli 3 gol su azione di Antonio di Natale. Se non fosse per i rigori e per le reti di Heurtaux (4 gol) e di Muriel, Badu, Fernandes eBasta (3 gol), l’Udinese quest’anno starebbe in una posizione ben peggiore. Totò è in crisi nera, proprio nell’ultimo anno della sua carriera. Forse ha davvero, almeno mentalmente, appeso le scarpette al chiodo.
Chiudo notando che ci sono state ben 16 autoreti nel nostro campionato e che i rigori realizzati sono 70, una media di 2,5 segnati a giornata. Questi miniclassifica è guidata da uno stuolo di giocatori con 5 rigori trasformati (Giuseppe Rossi, Berardi, Cerci, Di Natale e Jorginho), seguiti da Higuain, Candreva e Gilardino con 4 rigori mentre a quota 3 si fermano Balotelli, Eder ed il fu Diamanti. A quota 2 troviamo Vidal, Paulinho, Paloschi, Pinilla, Totti e Strootman, mentre Cassano, Denis, Toni ed Amauri ne hanno realizzato solo uno.
Alla fine sono solo numeri, ma fanno riflettere.