Torneo Final, 8/a giornata: crollo del Vélez a Rafaela, trionfo dell’Estudiantes nel derby. San Lorenzo e Boca fermate, River sconfitto a Floresta
Un ” Clásico” di La Plata da brividi archiviato con il successo del Pincha, l’eurogol di Pisculichi alla “Bombonera”, l’ennesimo tonfo millonario, la sorpresa di Rafaela e l’inferno del Racing. L’ottavo turno del Torneo Final scandisce a chiare lettere i nomi dei suoi protagonisti, esaltando la provincia operaia e castigando la borghesia spocchiosa. Classifica cortissima, con tredici squadre racchiuse in cinque punti e nessun team imbattuto. Il sottile filo dell’equilibrio e della follia targato Argentina.
GIMNASIA LA PLATA-ESTUDIANTES 0-1 (9′ Jara (E))
Franco Jara eroe di La Plata, sponda biancorossa. Il caliente “Clásico” viene deciso dal gol dell’ex San Lorenzo, trascinandosi dietro polemiche e violenze. ” Per noi questa vittoria vale più dei tre punti in classifica” – ha sentenziato a fine gara il tecnico ospite Pellegrino, rimarcando l’abnegazione tattica e la “garra” messa in campo dai suoi ragazzi. Una partita nervosa e battagliata a centrocampo regala tre punti d’oro all’Estudiantes, che si issa al primo della graduatoria (in coabitazione con il Colón) e si conferma rivelazione di questo scorcio iniziale. Il “Lobo” di Troglio ha provato a mettere in campo tutte le proprie armi, spingendo sulla fasce e puntando sugli inserimenti dei centrocampisti. Il bello del derby: i tifosi ospiti che hanno aspettato il pullman dei propri beniamini per festeggiare il trionfo. Il brutto del derby: il mancato assalto degli ultras del Gimnasia ai calciatori biancorossi all’interno degli spogliatoi, magistralmente sventato da Pedro Troglio. Da segnalare nel tramonto del match le espulsioni di Facundo Pereyra e Patricio Rodríguez. Ma dopo le scintille del derby nel torneo del Verano ( con l’arbitro Maglio “costretto” ad estrarre rossi per ogni falli sanzionato), queste decisioni non ha stupito nessuno. Ruggisce il León, arranca il Lobo.
Sesta sconfitta consecutiva, ultimo posto in solitaria e spogliatoio in subbuglio. Se l’Avellaneda rossa langue in Segunda Division, quella biancoceleste – promedios alla mano – rischia seriamente di emulare gli odiati cugini. A Rosario il Newell’s si sbarazza agevolmente del Racing con la zampata sotto porta di Ponce e un gol da cineteca di David Trezeguet, ritornato – almeno per una sera – il bomber ammirato nelle passate stagioni. Il futuro e il presente della “Lepra” in due flash. A fine gara il presidente dell'”Academia” ha confermato Mostaza Merlo, pur non avendo il consenso di tutti i dirigenti del club. Dal canto suo, l’allenatore si è definito “fiducioso e carico in vista del futuro“. Racing-Belgrano sarà una gara spartiacque. Per il Racing, ma soprattutto per Merlo.
Un partita dominata e buttata via nel finale. Gigliotti abbatte il muro del “Bicho“, Pisculichi castiga dal nulla con un gol da fantascienza. Il Boca crea e disfa, arretra il proprio baricentro con largo anticipo e si fa beffare dal disperato Argentinos. Uno stanco ma comunque efficace Riquelme dispensa assist e predica calcio, ma non basta. Un velenoso Borghi a fine gara si toglie qualche sassolino dalla scarpa e attacca il collega: “Bianchi parlava di gara facile e questo mi dispiace. Tutte le squadre meritano rispetto, e lui non si è comportato bene nei nostri confronti“. Infortunati Perotti e Ledesma, fuori Erbes e Cata Díaz ( due gialli “cercati” in vista del Superclásico), il “Virrey” dovrà praticamente reinventarsi la formazione che affronterà il Quilmes. Piove sempre più sul bagnato in casa boquense.
Diluvia, invece, dalle parti dell'”Antonio Vespucio Liberti“. La terza sconfitta stagionale segna un punto di non ritorno per il River Plate targato Ramón Díaz, perennemente in bilico tra le contestazioni dei tifosi e un assetto tattico instabile. A Floresta Carlos Carbonero illude la Banda, riportata sulla terra in quattordici minuti(intervallo escluso) prima dall’espulsione di Vangioni e successivamente dalle reti di Espinoza (bolide su punizione), Torassa e Calleri. Nel finale sempre il colombiano suona la carica con un colpo di testa in mischia, mettendo del pepe agli ultimi palpitanti minuti. Vince l’All Boys e coglie il quinto risultato utile consecutivo (tre vittorie e due pari). Per i Millonarios un’altra amarezza difficile da digerire. Le stelle (Lanzini e Gutiérrez su tutti) non brillano, il gioco latita e il nervosismo aumenta. Sembra il remake dello scorso semestre. Per invertire la tendenza ( e il copione) il calendario offre al River Lanús e Boca in rapida successione. Tutto o niente. La gloria o l’inferno.
Terminano senza né vincitori né vinti San Lorenzo-Colon e Tigre-Godoy Cruz.In entrambe le sfide mancano i gol ma non le emozioni. Il “Cuervo” continua a stentare davanti alla propria gente, faticando a concretizzare la mole di gioco espressa e palesando limiti difensivi di natura mentale. Grandi protagonisti i portieri: Montoya soffoca l’urlo della Butteler sui tentativi di Blandi e Matos, Javi Garcia tiene a galla il Tigre, ormai abbonato al risultato di 0-0 (il settimo in otto giornate!) e inguaia un Tomba volenteroso ma sprecone.
Cinque gol incassati in poche ore e zero punti raccolti. Dal 2-0 in Bolivia con il The Strongest – ampiamente preventivato vista l’altura, la posizione (ottima) di classifica e il robusto turnover – al 3-1 di Rafaela. Cambiano lo scenario e gli interpreti ma non il risultato per il Vélez di Flores. Albertengo e Viero fanno impazzire Cubero e Papa, mandando in estasi il popolo della “Crema”. E tengono più che mai vivo il sogno salvezza di un coriaceo Atletico Rafaela. 1-1 a Cordoba tra Belgrano e Olimpo (allo stagionato Maggiolo risponde nel finale Vega), e identico risultato a Sarandi, dove un Arsenal provato dalla faticosa ma fondamentale vittoria di Libertadores contro il Peñarol si fa imporre il pari da un Rosario Central aspramente criticato dalla barra brava de “Las Canallas” e in piena crisi di identità.
Il “Clásico del Sur” se l’aggiudica il Lanús che batte di misura il Quilmes. La tattica rinunciataria di Caruso Lombardi imbriglia per oltre settanta minuti il “Granate”, atteso dopo la sconfitta di Cali dall’ultima spiaggia di Copa e “pressato” da un calendario compresso e complicato.L’ 8-1-1 del Cervecero lascia il passo all’inzuccata di Pereyra Díaz e al coraggio dei padroni di casa. L’assedio finale degli ospiti produce tre palle gol e due miracoli di Marchesín, strepitoso sul colpo di testa di Ríos e superlativo sul tiro a botta sicura di Telechea. Con il prezioso successo la squadra dei gemelli Schelotto guadagna nove posizioni e si porta a ridosso delle capoliste. Se non è un campionato folle questo, non esistono tornei di calcio folli.
PROMEDIOS (Stagione 2013/2014)
Vélez 1.640
Boca Juniors 1.621
Lanús 1.611
Newell’s Old Boys 1.601
Arsenal 1.543
Belgrano 1.495
River Plate 1.476
San Lorenzo 1.446
Estudiantes 1.359
Atletico Rafaela 1.301
Gimnasia La Plata 1.296
Rosario Central 1.296
Racing Club 1.281
Tigre 1.271
Olimpo 1.259
All Boys 1.252
Colón 1.233
Godoy Cruz 1.194
Quilmes 1.184
Argentinos Juniors 1.165